Arezzo, 24 aprile 2014 - Sulla bacheca esterna del cinema Eden è appeso un manifesto giallo ormai da alcune settimane: annuncia l'imminente chiusura del cinema per l'esaurimento dei film in pellicola (ormai sono tutti in digitale). Ora ne apparirà un altro: la chiusura è fissata per il 4 maggio.

Quattro maggio, una domenica, la prima del mese e quindi giorno di Fiera. Il tempo di proiettare gli ultimi spettacoli, sia nella sala principale che al Piccolo. Due film: "Grand Hotel Budapest" e "La sedia della felicità". Poco dopo mezzanotte giù il sipario. Sull'Eden. E sui cinema in centro, che al top arrivavano addirittura a otto sale.

Stavolta l'annuncio è ufficiale e arriva dalla Secva, la società che da anni gestisce il cinema proprietà di Carlo Mazzi. "Impossibile andare avanti, si chiude". Beffa vuole che i contributi della Regione per il digitale, chiesti dalla stessa Secva inaccordo con il Comune quando ancora c'era una trattativa in corso, dovrebbero essere disponibili dal 15 maggio. Pronti da versare a fronte del pagamento dei nuovi proiettori: ma chi li paga?

Dalla Secva arriva anche l'estremo messaggio al Comune. L'unico sentiero stretto per un'eventuale riapertura, perché sulla chiusura non ci sono dubbi, è nel passaggio del testimone al sindaco di tutta l'area: tramontate le ipotesi di vendita e di permuta, resta solo un eventuale affitto. Tutto in salita, forse di più. Con i due cinema addio anche all'Arena, l'unica in città: d'estate niente cinema all'aperto.