Arezzo, 24 aprile 2014 - Sono pronti ad impedire l’accesso dei camion a Villa Severi quelli del comitato del centro di aggregazione. Dopo la raccolta di firme, che prosegue ad oltranza, ce ne sono già più di mille, ecco alzarsi ancora di più gli schudi contro la decisione del comune di tenere Arezzo Wave a Villa Severi.

Dopo l’incontro tra l’assessore Romizi e il Comitato di due giorni il Comune ha annunciato «Sì ad Arezzo
Wave a Villa Severi dal 18 al 21 luglio». Decisione irrevocabile, presa una volta per tutte insieme al sindaco Fanfani.

«Ma noi non ci fermeremo - ci annuncia il portavoce del Comitato Paolo Nocentini - Andremo avanti con la raccolta delle firme. Siamo arrivati a più di 1000 certificate. Non vogliamo fare muro contro muro ma siamo pronti ad arrivare fino alla Procura».

«Nessuno è contro la musica», ci ripetono più volte, ma contro la location scelta sì. Non si danno pace su come un Comune possa aver scelto una realtà con un carattere monumentale e storico tale per l’allestimento di un Festival musicale.

A questo si aggiunge il problema della viabilità. La chiusura di via dei Redi, annunciata nell’incontro dall’assessore Romizi, non convince affatto. Altro problema quello dell’acustica.

Le firme crescono giorno dopo giorno. Nella zona non si parla di altro. Anche don Ivan Marconi, il parroco di San Pietro e Paolo, dall’altare lancia appelli tutte le domeniche. E spiega perché. «Nessuno ci ha contattato, hanno deciso senza interpellarci minimamente. Non possiamo permettere che Villa Severi possa esser messa a repentaglio per un Festival musicale che può essere organizzato in qualsiasi altro posto".

La fumata nera era arrivata dall’incontro tra amminisitrazione comunale e il comitato di protesta. Tre i punti che il comitato porta a sostegno de lla propria tesi. La vicinanza della residenza sanitaria «Villa Fiorita» per anziani e disabili, il giardino riconsosciuto come un bene di valore storico e artistico e infine lo sconvolgimento che subirebbe la viabilità. E’ un documento condiviso nel quartiere, al punto che al momento ha raccolto più di 800 firme. Firme che non paiono smuovere la volontà del Comune.

«Abbiamo presentato una serie di possibili soluzioni a quelle che al comitato appaiono come problemi. Prima di tutto abbiamo proposto la chiusura del traffico di via Redi dalle 20. Questo dovrebbe impedire ingorghi e parcheggi selvaggi, di cui i citatdini si sono più volte lamentati. Secondo punto» - aggiunge Romizi- abbiamo pensato di organizzare, per la metà di maggio, un’assemblea pubblica per condividere insiem a tutta la cittadinanza il progetto culturale del Festival».

Ma anche a questo il comitato replica secco. "Condividere quando tutto è deciso? Bell'esempio di come il Comune intenda la partecipazione della gente".