Sansepolcro, 20 aprile 2014 - LA SORPRESA nell’uovo di Pasqua di Sansepolcro si chiama Raffaele Sollecito, ovvero uno dei protagonisti del delitto (e del processo) più mediatico degli ultimi anni, il condannato, insieme all’ex fidanzata Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher, a Perugia, caso clamoroso quanti altri mai. Ebbene, stavolta Sollecito ha scelto di trascorrere la vigilia di Pasqua proprio nella città biturgense, partecipando anche ad alcuni dei riti più tradizionali della Settimana Santa, come le processioni del Venerdì Santo.

In tanti hanno notato il giovane, che ora sta preparando una laurea in informatica, mentre si aggirava per le strade del centro storico, seguendo i figuranti della processione del Cristo Morto. Lui, ovviamente, non ha parlato con nessuno nè c’è stato qualcuno che si è azzardato a fargli domande indiscrete.
Ieri mattina se ne è saputo di più. Sollecito era ospite del prof che lo ha seguito mentre era in carcere e che sta continuando a seguirlo anche adesso, aiutandolo a preparare la tesi di laurea. Si tratta per l’appunto di un insegnante di Sansepolcro.

RAFFAELE NON è venuto da solo nella città biturgense, con lui c’era anche la giovane fidanzata Greta, la ragazza veneta con la quale ha iniziato una relazione da qualche mese, la stessa con la quale lo trovò la polizia in un albergo vicino al confine con l’Austria di Tarvisio nelle ore immediatamente successive al verdetto della corte d’assise d’appello di Firenze (della quale faceva parte anche la giudice aretina Luciana Cicerchia) che aveva ribaltato la precedente assoluzione di Perugia (annullata dalla cassazione) e lo aveva di nuovo condannato, come nel processo di primo grado, per omicidio volontario. Sorte che ancora una volta lo accomuna all’antica fiamma Amanda.

MA ORA L’ATTENZIONE di Sollecito è concentrata sul nuovo amore. In questi giorni, appunto, Raffaele ha portato Greta a Perugia, per farle vedere la casa dell’orrore, quella nel centro storico del capoluogo umbro in cui avvenne il delitto. Una visita strettamente protetta dalla polizia. Poi, i due giovani si sono fermati per qualche ora in Valtiberina. Già ieri hanno ripreso la strada della Puglia, di cui Sollecito è originario. Il ragazzo è intenzionato a trascorrere Pasqua con la famiglia. Sperando che per lui non sia l’ultima Pasqua di libertà, mentre si attende ancora la cassazione.