Arezzo, 20 aprile 2014 - Mancano due mesi quasi esatti alla partenza della seconda Icastica, la passerella dedicata all'arte contemporanea: l'inaugurazione è già stata fissata per sabato 14 giugno, una settimana prima del Saracino. E stavolta le opere, che ci piacciano o no, saranno esposte fino alla fine di ottobre.

Arte contemporanea ad alzo zero, 29 autori, comprese le opere a fibre ottiche portate in alcune grandi città e fiorme che hanno fatto già scandalo, tipo quella del fotografo Andres Serrano: una sua foto, quella di un crocifisso in un liquido decisamente poco nobile, ha diviso per anni le opinioni. Ma non si sa ancora quali siano le immagini che porterà ad Arezzo.

Si sa invece, almeno sulla base dell'atto di indirizzo presentato dall'assessore Pasquale Macrì e appena varato dalla giunta, che non ci sarà solo arte contemporanea. Ci saranno i calchi umani di Pompei, quelle immagini commoventi e strazianti che hanno immobilizzato la morte di quanti furono uccisi dalla lava: la fuga, la paura, visitabile direttamente in città.

E ci saranno anche alcune mummie e un sarcofago egiziano, oltre a vari reperti lesionati dall'alluvione di Firenze. Una riflessione sulla crisi come punto di rottura e come punto di rinascita. Spalmata in sedici tra strade e piazze cittadini più quindici luoghi al coperto. E interpretata anche con spettacoli di teatro, musica e danza.