Arezzo, 19 aprile 2014 - Due agenti di polizia risarciti dopo essere stati oltraggiati da un uomo in stato di ebbrezza hanno scelto di devolvere quel denaro a una vedova sola con due figli in grossa difficolta'. L'episodio risale al 25 febbraio quando il sovrintendente Silvio Salatapari e l'assistente capo Emanuele
D'Amico in servizio presso la Polizia Stradale di Arezzo fermarono un trentenne aretino alla guida della sua autovettura. L'uomo aveva un tasso alcolemico cinque volte superiore a quello consentito e, pertanto, fu immediatamente denunciato per guida in stato di ebbrezza e disposto il sequestro dell'autovettura di sua proprieta'. Nonostante l'evidenza dei fatti, probabilmente proprio per effetto dei fumi dell'alcool, l'uomo inizio' ad inveire pesantemente contro i due poliziotti, che a quel punto si videro costretti a denunciarlo anche per oltraggio a pubblico ufficiale. Avvalendosi delle facolta' previste, il conducente denunciato ha evitato il giudizio, presentando pochi giorni fa un'offerta all'amministrazione della pubblica sicurezza ed agli operatori della Polizia Stradale rispettivamente di 2000 e 500 euro ciascuno, a titolo di risarcimento. Il denaro destinato all'amministrazione e' stato versato nelle casse dello Stato, invece i poliziotti hanno
deciso di devolvere la somma, riconosciuta a titolo di risarcimento, ad una famiglia di Arezzo, in grandi difficolta' economiche in seguito ad un lutto che l'ha colpita lasciando la vedova sola con
due figli.