Arezzo, 15 aprile 2014 - A metà tra festa sacra e banchetto profano, la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta diventano per tante famiglie un’occasione in più per ritrovarsi e sedere insieme alla tavola della festa. Tra tradizione e buon cibo la Pasqua infatti si può trascorrere non solo cucinando a casa ma anche comodamente seduti al ristorante. Le offerte anche in questo caso si rincorrono e c’è già chi è al completo. I ristoratori in ogni caso sono pronti a mettere tutti d’accordo con menù scelti appositamente per rispettare le ricette e i piatti della tradizione pasquale.


In tavola a dispetto degli appelli animalisti andrà soprattutto l’agnello, protagonista insieme alle spinaci, alle lasagne e ai dolci tipici. Varie anche le offerte dei prezzi tra menù fissi rigorosamente low cost per andare incontro al portafogli, ma anche pranzi dal colsto medio e medio alto. Ma c’è pure chi propone anche nel giorno di festa l’ordinazione alla carta. Una formula con cui si può risparmiare ulteriormente scegliendo magari non tutte le portate del menù. E se a Natale la tradizione ci vede prevalentemente pranzare intorno al tavolo di casa, per Pasqua e Pasquetta invece i ristoranti tornano a riempirsi. E sempre più famiglie scelgono di passare fuori la festa.
 

Al ristorante Le Rotte Ghiotte di via Monte Falterona ad Arezzo abbiamo scovato uno dei prezzi più bassi. Qui lo chef Shady Hasbun propone un menù che va dall’antipasto al dolce economico al costo di 29 euro e comprensivo di due primi e due secondi, contorni, dolci, caffè e bevande incluse. Aperti per Pasqua sono in piazza Grande sia il ristorante Le Logge Vasari che La Lancia d’Oro. «Abbiamo già tantissime prenotazioni per il pranzo di domenica prossimia. Proponiamo in entrambi i locali un menù fisso a 55 euro, ma è disponibile anche quello alla carta - dice Andrea Fazzuoli - e attendiamo anche tante prenotazioni dell’ultimo minuto visto che la Pasqua, tempo permettendo, porta in città anche i turisti che si presentano all’ultimo al ristorante.

Con questa cifra metteremo in tavola quattro assaggi di antipasti, due primi, due secondi,  i contorni e i dolci. Cercheremo di rispettare soprattutto la tradizione proponendo l’agnello, ma anche i pici al capretto, tra piatti meno elaborati e alcune <WC1>innovazioni. Ci vogliono invece 40 euro per mangiare per la domenica di Pasqua al ristorante La Curia di via Pescaja, ma anche qui il locale è quasi al completo. "Nel menù ci sono l’antipasto, due primi, due secondi, contorni e dessert - dicono i titolari - portiamo in tavola i piatti tipici della festa come agnello, uova benedette, spinaci e asparagi, lasagnette di chianina e filetto di maiale in crosta, ma siamo comunque sempre pronti ad ascoltare tutte le richieste dei clienti".

E se a Natale si sta più volentieri tra le mura di casa, a Pasqua i ristoranti sembrano non conoscere crisi. Già al completo per esempio anche il ristorante Casa Volpi, dove i titolari propongono al posto del menù fisso quello alla carta adatto a tutte le tasche. «Siamo già al completo per domenica - dicono - per Pasqua a differenza di Natale non prepariamo un menù fisso ma scegliamo la lista normale delle portate. Inseriamo comunque nella carta in questa occasione i piatti della tradizione pasquale, uno su tutti l’agnello".