Arezzo, 15 aprile 2014 - I cinque stelle escono allo scoperto anche sulla questione dell'area Lebole. Idea di fondo? Far scegliere i cittadini. E in questo senso lanciano un referendum consultivo, distribuzione di volantini nelle cassette con varie opzioni e richiesta di pronunciarsi.

"L’iniziativa del movimento - dicono - vuole aprire un confronto con i cittadini esclusi volutamente dal dibattito. La premessa è che ad Arezzo si intendono alienare porzioni del territorio e immobili senza che siano specificate le destinazioni d’uso. Per l’area ex Lebole abbiamo così tre capannoni, un parcheggio, forse un’area residenziale e le famigerate due torri. Queste ultime stanno diventando progetti glamour per chi vuole dare un tono di modernità a città storiche. Le due torri alla ex Lebole, viene rilevato, sono progettate da due architetti presentati come professionisti di grande fama. Dal Movimento 5 Stelle fanno rilevare invece di non avere trovato su di loro neanche una pagina su Wikipedia.

Il Pd, invece di confrontarsi con la cittadinanza, cala tutto dall’alto e si straccia le vesti per un “non-luogo”, tanto per citare Marc Augè. Dinanzi a questa idea di sviluppo caotico e improvvisato, i 5 Stelle intendono partire dalla memoria del luogo per giungere al momento della partecipazione democratica e della pianificazione strategica collettiva.

Anche il sindaco, oltre al Pd, è stato oggetto di critica: quando venne approvato il progetto preliminare Fanfani disse che non c’erano alternative ai capannoni e alle torri. A parte l’ineluttabilità della morte umana, tutto è oggetto di scelta, figuriamoci se non lo è il quartiere di una città. La ex Lebole – per il Movimento 5 Stelle – diventa un punto di svolta, chiaramente urbanistico, che condizionerà Arezzo nei decenni e scegliere i capannoni vuol dire essere legati a scelte di retroguardia.

Nessuno crede che sia economicamente vantaggioso, non ci credono i professionisti, gli architetti, perfino gli imprenditori stanno riflettendoci. Siamo praticamente legati a personale politico che compone un gruppo ristretto in totale controtendenza con le esigenze del centro storico, del commercio e del turismo stesso.

Gli attivisti del movimento porteranno nelle cassette postali dei cittadini volantini per un referendum consultivo dove sia possibile per tutti manifestare la propria volontà sui desiderata per la ex Lebole. Ci saranno alcune proposte di partenza che potranno essere selezionate: museo di arte contemporanea, polo informatico, architettura sostenibile nell’ottica del risparmio energetico, polo scolastico, centro termale, caserme vigili del fuoco e polizia municipale.

Ma i cittadini troveranno nei volantini anche uno spazio bianco dove esprimersi anche con le cose più ingegnose: dinanzi a una classe politica del genere – è l’accusa – ancora meglio della sua ingessatura è il tocco di fantasia.

I volantini potranno essere riconsegnati in via Garibaldi 4 nella cassetta delle poste del punto di incontro del movimento, ai gazebo dei 5 Stelle al mercato oppure per e-mail all’indirizzo [email protected]

La chiusura è una sfida: porteremo tutte le istanze in Consiglio Comunale, vediamo come saranno accolte, vediamo quanta attenzione daranno alla cittadinanza".