Arezzo, 9 aprile 2014 -  Sono saliti a sei gli intossicati per l'acqua minerale venduta alla Coop di Montevarchi. Saranno i laboratori analisi della Regione Toscana a Firenze a dare nei prossimi giorni  indicazioni esatte sulle sostanze contenute nelle bottigliette di acqua consumate dalle persone che ieri ed oggi si sono recate al Pronto Soccorso della Gruccia per disturbi gastrointestinali.

Tra loro anche padre e figlio, arrivati in due momenti diversi nel corso della lunga giornata del Pronto Soccorso valdarnese. "Ho bevuto e sentito subito un gran bruciore" racconta una signora di mezza età, che più tardi spaventata, e consigliata dal medico, si è presentata per un controllo, vista la presenza dei disturbi.

Dala fabbrica di origine delle bottiglie, che è la Sem di Ospitale a ridosso di Modena, l'assicurazione che sono stati fatti i controlli sui controcampioni del lotto conservati in azienda e che hanno dato esito assolutamente negativo: nulla di diverso, tutto conforme alla produzione.

A Montevarchi si accatastano intanto le confezioni d'acqua riportate dalla gente, come del resto la Usl aveva richiesto. Tra le ipotesi si fa strada anche quella dell'attop doloos, considerando anche l'odore di detersivo denunciato da tutti gli intossicati. "Se fosse confermata questa strada - dice Unicoop - ci tuteleremmo in tutte le sedi".

Il direttore dell'ospedale del Valdarno Massimo Gialli conferma che le intossicazioni erano del tutto lievi e che chi si è presentato è già stato dimesso. "Chi ha bevuto si è sentito male rapidamente: e questo sembra escludere qualunque origine batterica".

I laboratori hanno ricevuto dai tecnici della Igiene pubblica (Dipartimento Prevenzione) della Asl 8 Area Valdarno, una serie di campioni: alcune bottigliette prelevate dal lotto che si trova ancora presso il negozio della catena Unicoop Firenze dove è stato fatto l’acquisto e i residui delle bottigliette parzialmente consumate e portate al pronto soccorso dalle persone rimaste intossicate.

Intanto stamani al gestore del negozio è stato disposto il blocco immediato e il sequestro del lotto n. 40902, scadenza giugno 2015, di acqua minerale Montecimone, barcode 8001120002747, in bottiglie da un litro e mezzo. La Unicoop aveva già da ieri provveduto autonomamente alla rimozione dagli scaffali dell’intero lotto, ed avvisato lo stabilimento di imbottigliamento di Modena, per un controllo interno sulla filiera produttiva.

L’incartamento della Igiene pubblica della Asl 8 è stato trasmesso alla Asl di Modena e per conoscenza anche alla magistratura aretina.

Le tre persone che si sono presentate al pronto soccorso della Gruccia ieri pomeriggio (tutti maschi sui 25-28 anni), hanno riferito di aver bevuto quella acqua che aveva un sapore acre, di detersivo. E di accusare, con maggiore o minore intensità,  dolori addominali, assieme a nausea, vomito e diarrea.  Sono stati assistiti, trattati farmacologicamente e poi dimessi una volta stabilizzati.

In giornata altri tre si sono presentati esattamente con gli stessi sintomi, lievi ma comunque chiarissimi. Tutti al Pronto soccorso con sintomi analoghi a quelli degli altri pazienti e la bottiglia (dello stesso lotto delle altre) dalla quale ha bevuto acqua. In questo momento è assistito dai sanitari del pronto soccorso e tenuto sotto osservazione.

Hanno bevuto una specifica marca di acqua comprata alla Coop. Ieri l'allarme a Montevarchi  per tre persone che nel consumare bottiglie di "Acqua Coop Montecimone" hanno avuto dei disturbi. La segnalazione e' arrivata ad Unicoop Firenze nel tardo pomeriggio e la stessa aveva diffuso una nota nella quale spiega che i consumatori "sono stati costretti ad un accertamento presso l'ospedale di Montevarchi".

Sempre nel comunicato viene indicato che l'acqua aveva "sapore ed odore anomalo", e che Coop e' gia' intervenuta ritirando il lotto dalla vendita con circolare di ritiro n 127 del 08 04 2014". Inoltre la Coop ha deciso di informare comunque i consumatori con un cartello da affiggere nella zona dove avviene il rifornimento a scaffale e al box informazioni per 15 giorni". L'appello ai consumatori che l'hanno acquistata e' di riportare le bottiglie, senza bere l'acqua, ai punti vendita del territorio. Intanto sono gia' scattate le analisi richieste dalla stessa cooperativa e dalla Asl.

Il lotto era arrivato al supermercato lunedì,
quindi il blocco è stato quasi immediato. La catena non esclude che le bottiglie siano anche in altri centri commerciali e quindi invita a confrontare il codice a barre e la partita. L'ipotesi è di qualche disguido avvenuto in fase di fabbricazione. Ma certo non si possono escludere anche scenari del tutto diversi.