Arezzo, 1° marzo 2014 - Il 14 marzo la polizia municipale incrocia le braccia.

In una nota si legge: "A seguito dell'indizione dello stato di agitazione e del successivo tentativo di conciliazione, tenutosi il 26 scorso in Prefettura, con esito negativo, è stato indetto uno sciopero del personale della Polizia Municipale di Arezzo". Una sciopero che farà discutere e metterà di certo in difficoltà la città perchè proprio in quel giorno qui si concluderà la terza tappa di una delle più importanti gare ciclstiche a livello nazionale, nonchè l’evento sportivo più prestigioso del 2014, la Tirreno- Adriatico.

Di mezzo c’è la piena emergenza in uno dei giorni più caldi dell’anno, quando la città si bloccherà per ospitare la tappa ciclistica della Tirreno-Adriatico. L’evento è importante, ha copertura nazionale e sarebbe un autogol fare brutte figure. Ma la questione c’è eccome mentre il clima si sta arroventando. Il sindaco Fanfani chiede buon senso ai sindacati della polizia municipale che hanno indetto lo sciopero, la Cisl si dissocia e spara a zero sull’iniziativa: «No al muro contro muro». Csa, Cgil e rappresentanza sindacale interna però tengono duro rivendicando tutte le buone ragioni della protesta.

Sono loro i sindacati largamente maggioritari all’interno del corpo della polizia municipale. Tra gli 83 vigili urbani in pianta organica, soltanto Csa raccoglie quaranta adesioni, aggiungiamoci le altre sigle e e i conti sono presto fatti. Ciò non toglie che la polemica appesantisca il clima. Sentite la Cisl: «Da troppo tempo ormai le proposte di un sindacato come la Cisl Funzione Pubblica, capace di guardare avanti, chiedendo di innovare e di scommettere sulle competenze dei lavoratori, si sta scontrando con la modalità della mera spallata sindacale, diretta non solo al Comune quale datore di lavoro, ma alla città intera. In un contesto storico gravissimo dove solo tutti insieme potremo uscire dalla crisi, si persegue pervicacemente lo scontro fine a se stesso e finora con risultati assolutamente disastrosi per i lavoratori del Comune. Questo anima la politica sindacale della Cisl Fp: la consapevolezza che soltanto attraverso il dialogo ed una comunità di intenti si possa raggiungere il benessere generale».

Insomma, palle incatenate contro lo sciopero, con toni molto più accesi di quelli usati dal sindaco che si dice convinto dell’utilità di una trattativa per cercare «una soluzione che garantisca la qualità del servizio reso ai cittadini». Fanfani rammenta la carenza di risorse, ma apre alla municipale «elemento fondante del sistema di attività a disposizione della città». Riprendiamo il confronto, è l’invito del sindaco, con due priorità: «Risolvere i problemi che pongono i dipendenti e garantire il regolare svolgimento della Tirreno-Adriatico. Sono due obiettivi non scindibili: Arezzo non perderà, in ogni caso, l’occasione rappresentata dal più grande evento sportivo dell’anno per questo territorio. Lo deve ai cittadini, agli sportivi, a chi (compresa la stessa polizia municipale) sta lavorando da mesi alla sua organizzazione».

Potrà anche ripartire la trattativa, ma i rapporti sono ai minimi storici. L’avvocato di Csa, Roberto Alboni, ha anche inviato due settimane fa una raccomandata alla comandante Valeria Meloncelli e per conoscenza ai dirigenti del Comune. In essa il legale affrontava dal punto di vista tecnico i problemi connessi alle ferie brevi e al diritto compensativo, due fra i motivi che hanno spinto le organizzazioi sindacali a indire lo sciopero, ma non ha avuto risposta.

Non si tratta, però, di una mera questione economica. Dai vigili urbani sale soprattutto la richiesta di essere messi in condizione di fare il proprio lavoro, cosa che attualmente ritengono non esserci. In ballo, sostengono, c’è la sicurezza dei cittadini: anche per un semplice incidente stradale diventa ad esempio difficile l’intervento per la mancanza di copertura del ponte radio. E poi l’annosa questione della carenza di organico: «Sappiamo — dice un sindacalista — che i soldi non ci sono ma abbiamo anche avanzato proposte per una spending review che mettesse a disposizione della polizia municipale gli strumenti operativi per garantire la sicurezza sul lavoro e di conseguenza la sicurezza dei cittadini».

Quanto alla precettazione, la levata di scudi è automatica: «Impossibile, il diritto di sciopero è garantito dall’articolo 40 e da parte nostra sono stati compiuti tutti i passi preliminari compreso il tentativo di conciliazione davanti al prefetto».