Arezzo, 29 gennaio 2014 - «Caro Filippo, il tuo papà sarà da oggi la stella più luminosa che ti guiderà per il resto della vita, hai un esempio enorme da seguire perchè lui era un grande uomo. Noi ti staremo sempre vicini per allontanare la tristezza»: sono le parole dei compagni di classe di Filippo, 12 anni, figlio del maresciallo Daniele Casini.

Nella chiesa del Sacro Cuore di Pistrino, a dare l'addio al comandante della Stazione dei carabinieri di Citerna, morto in un incidente stradale, c'erano anche loro, i compagni del figlio, insieme alle  massime autorità civili dei Comuni limitrofi, ai militari con i vertici dell'Arma nazionale, oltrea ovviamente a tutti i familiari. E tantissimi cittadini «perchè _ come ha ricordato il sindaco Giuliana Falaschi: "il maresciallo era uno di noi".

LA CRONACA E' morto in uno scontro frontale, mentre stava andando a prendere servizio, come ogni mattina. Un incidente fatale al maresciallo dei carabinieri Daniele Casini, comandante della stazione di Citerna e aretino di origine, essendo nato a Bibbiena, dove attualmente vivono la mamma e la sorella.

Lo scontro è avvenuto a Lerchi, a ridosso di Città di Castello. Probabilmente è stato tradito dal fondo stradale ghiacciato.

Nello scontro è rimasto ferito piuttosto gravemente anche il conducente dell'altra auto, un quarantenne, trasportato all'ospedale di  Città di Castello. Sul posto dell’incidente la Stradale e i carabinieri. Dopo lo scontro ci sono state grosse difficoltà di circolazione nei collegamenti tra la Valtiberina aretina e l'Umbria.

IL MINISTRO Il ministro della Difesa, Mario Mauro, ha espresso il cordoglio personale e del dicastero ai familiari di Daniele Casini. "Apprendere del tragico incidente occorso al maresciallo capo dei carabinieri Daniele Casini mi ha profondamente addolorato - scrive Mauro nel suo messaggio - La scomparsa del comandante della stazione dei carabinieri di Citerna rappresenta una grave perdita per i suoi cari, per la famiglia delle forze armate e per la patria".

Ga.P.