Arezzo, 16 gennaio 2014 - Potrebbero diventare le prossime matricole di Piazza Affari. E per farlo hanno tutte le carte in regola. Sono aziende solide e in espansione ecco perché lo staff del progetto Elite, voluto da Borsa Italiana per rimpinguare con nuove energie un listino di Borsa a corto di new entry, ha chiamato a raccolta gli imprenditori italiani e ha selezionato un serie di società che, grazie a fatturati in crescita e a bilanci in utile, potrebbero decollare e conquistare nuovi mercati quotandosi in Borsa. In tutta la Toscana sono 15 quelle individuate su un elenco italiano di 130, più del 10%, una decina sono in quell’elenco da più di un anno, altri si sono aggiunte negli ultimi mesi. E le aziende aretine sono quattro, una buona fetta di quelle toscane, e appartengono a settori diversi. Sono Aboca, Miniconf, Zucchetti e Monnalisa. Tutte in odore di Borsa. O almeno sono le imprese migliori selezionate perché potrebbero aspirare alla quotazione.
 

Tra i nuovi ingressi Aboca, l’azienda di trasformazione di piante medicinali, che ha chiuso un 2013 con fatturato in crescita. Alla guida il presidente Valentino Mercati e il giovane direttore generale Massimo Mercati. L’azienda guarda al progetto Elite come momento di confronto con il mercato. Più che alla Borsa, punta a imparare le nozioni di mercati finanziari l’azienda di Sansepolcro che conta 600 dipendenti ed è presente in 15 paesi. Elite infatti affianca le aziende in un processo di cambiamento culturale e organizzativo, le avvicina ai mercati di capitali, migliora i rapporti col sistema bancario e imprenditoriale, facilita l’internazionalizzazione. La carica delle potenziali matricole aretine verso Piazza Affari viene suonata sia da aziende del capoluogo che da tre delle quattro vallate.
Non solo la Valtiberina con Aboca, ci sono anche il Valdarno con Zucchetti, il Casentino con Miniconf e Arezzo rappresentata da Monnalisa. Ha appena festeggiato i 40 anni di attività Miniconf, azienda di all’abbigliamento per l’infanzia nata nel 1973 a Ortignano nel cuore del Casentino da un’ispirazione di Giovanni Basagni. L’impresa nel tempo è cresciuta da 2 miliardi di lire di fatturato a 35 miliardi, negli anni ’80, passando a 45 miliardi negli anni ’90, per arrivare, nell’esercizio del 2010, a 75 milioni di euro. Oggi è leader nel settore, grazie ai suoi brand e al fatto di aver puntato su una distribuzione multicanale. Per Miniconf l’obiettivo primario non è tanto la quotazione quanto la crescita nel mercato, da realizzare anche con la preziosa formazione del progetto Elite.
 

E non ha bisogno di presentazioni Monnalisa, leader nel mercato abbigliamento e accessori per bambini. L’azienda è presente in oltre 50 paesi grazie a una distribuzione tramite flagship store, corner e shop nei più esclusivi store e boutique del mondo. Monnalisa ha sviluppato negli ultimi anni importanti accordi che hanno consentito l’apertura di nuovi punti vendita, raggiungendo mercati emergenti o di difficile penetrazione come Cina, India, Egitto, Siria, Taiwan, Libia e Brasile e posizionandosi ai vertici per investimenti e sviluppo. E’ stata fondata nel 1968 da Piero Iacomoni e Barbara Bertocci, oggi presidente e direttore creativo dell’azienda. E dopo oltre 40 anni fa parte di un gruppo con struttura a stella, composto da 5 aziende collegate. E’ Monnalisa la più decisa a lanciarsi nelle quotazioni nel 2015. Ha idee chiare anche Fabrizio Bernini presidente di Zucchetti centro sistemi di Terranuova. L’spa, fondata nel 1985, è diventata leader nel settore dell’informatica e della robotica operando grandi investimenti in tecnologia, sviluppo applicativo, risorse umane. E’ composta da uno staff di analisti, programmatori e sistemisti e adesso l’azienda fa le prove generali e va a scuola di Borsa, con la prospettiva di valutare se fare il grande salto in base alle esigenze del prossimo piano industriale.