Arezzo, 5 novembre 2013 - "Non ci passa neppure per l'anticamera del cervello di rivedere l'assetto degli ospedali toscani. La rete ospedaliera non si tocca. Casomai si qualifica. E così cerchermo di fare qui in Val di Chiana, potenziando l'assistenza odontoiatrica e le prestazioni di procrEazione medicalmente assistita, così come qui mi è stato chiesto".

OSPEDALE FRATTA Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine del sopralluogo che ha compiuto all'ospedale della Fratta inaugurato nel 2005 e dotato di una settantina di posti letto, che serve i circa 50mila abitanti della Val di Chiana meridionale, ma mostra anche ulteriori capacità attrattive.

Il presidente Rossi non ha nascosto le difficoltà del bilancio sanitario, diminuito dell'8% dal 2010 ad oggi ed ha auspicato una legge di stabilità che permetta di affrontare il 2014 almeno con le stesse risorse del 2013.

"Spero in uno sblocco dei contratti – ha detto il presidente rivolgendosi agli operatori sanitari presenti - e vi ringrazio per l'impegno che mettete nel vostro lavoro perché è grazie a voi che la sanità toscana si mantiene ai vertici nazionali. Noi ci battiamo per il mantenimento della sanità pubblica e ciò che abbiamo potuto spendere lo abbiamo investito nell'ammodernamento delle strutture ospedaliere e nell'acquisto di nuovi e più moderni strumenti. Perché - ha detto citando Hegel- talvolta la forma è il contenuto".

Il presidente Rossi ha detto infine di consegnare alle nuove generazioni una sanità rinnovata e messa in rete, ha invitato gli operatori a mantenere sempre uno spirito di corpo e si è detto convinto che puntare sulla qualità sia l'unico modo per contenere la spesa e rispondere al meglio ai bisogni di salute dei cittadini.

DEL TONGO Un tavolo in Regione e tutto l'impegno per sostenere il rilancio della Del Tongo. E' quello che ha promesso stamattina nel corso di una visita allo storico mobilificio a Civitella in Val di Chiana.

Il presidente ha ascoltato i progetti illustrati dal fondatore dell'azienda, Pasquale Del Tongo e da sua figlia Laura, amministratore delegato dell'impresa. "Vogliamo uscire – ha spiegato Laura Del Tongo – da questo momento di difficoltà. Vogliamo essere positivi perché siamo convinti di riuscire a riconquistare il successo che ha accompagnato questa azienda per cinquanta anni".


Nel piano di rilancio della Del Tongo figurano una minore utilizzazione delle ampie superfici aziendali che potrebbero essere affittate sia ad una azienda di autostrasporti, che ad una società emiliana che darebbe lavoro ad un centinaio di addetti. Anche la mensa potrebbe assumere una funzione interaziendale. Insomma, nell'area della Del Tongo potrebbe trovare spazio un piccolo polo industriale con il suo perno in un rilanciato mobilificio.
"Questi imprenditori – è la conclusione del presidente Rossi – meritano tutto il nostro appoggio: ce ne fossero in Italia di industriali che alla crisi reagiscono in questo modo postivo.

Il pastificio Fabianelli di Castiglion Fiorentino e il panificio Menchetti di Marciano della Chiana sono le due aziende del settore alimentare che il presidente della Regione ha visitato durante la sua giornata in Val di Chiana.

ECCELLENZE DELL'ALIMENTARE La Fabianelli è un'azienda che impiega 36 dipendenti su tre turni di lavoro nell'arco delle 24 ore e produce 1.100 quintali di pasta al giorno, il 72% dei quali viene esportato. Le sue cinque linee di produzione sfornano decine di tipi di pasta, corta e lunga, che viene commercializzata con i marchi "Fabianelli", "Maltagliati" e "Pasta Toscana". Il maggior cliente estero è un'azienda degli Emirati arabi uniti a cui il pastificio toscano conferisce una media di due container di pasta al giorno. Sono stati il titolare, Andrea Fabianelli, e l'amministratore delegato, Mario Maneschi, ad acompagnare il presidente nella visita ai reparti produttivi.

E' stata l'intera famiglia Menchetti (i genitori Santino e Santina e i figli Corrado e Marco) ad illustrare al presidente le peculiarità del panificio Menchetti di Marciano della Chiana, attivo da tre generazioni e che produce 60 quintali di pane al giorno grazie al lavoro di 156 addetti allo stabilimento e ai cinque locali di vendita e degustazione diffusi a Siena, Perugia, Arezzo e all'outlet Valdichiana, oltre che accanto allo stabilimento di produzione, che sta organizzando la propria espansione per far fronte ad una produzione che sta crescendo, nonostante la contrazione dei consumi di pane. Il panificio Menchetti punta sulla qualità dei prodotti e delle materie prime, utilizzando lavorazioni di pregio come la lievitazione naturale da albicocche o dal miele, la miscela di nove tipi di farine come nel caso del pane Dop.

"Siamo di fronte – ha detto il presidente Rossi – a due vere e proprie eccellenze dell'agroalimentare della Toscana. Ho potuto toccare con mano la capacità degli imprenditori di reagire nonostante la crisi e di come sia possibile rilanciare la produzione. Le due produzioni rappresentano anche un esempio di filiera corta, visto che il pastificio Fabianelli utilizza per l'80% farine prodotte con grano toscano e lo stesso fa il panificio Menchetti che opera in un raggio di una settantina di chilometri valorizzando anche le tradizioni alimentari con produzioni di sicura qualità. Insomma ho potuto toccare con mano due esempi della Toscana che funziona".