Arezzo, 1 settembre 2013 - Nessuno spareggio ma una vittoria secca: nove punti, 4+5, sono serviti a Sant'Andrea per intascarsi la vittoria del Saracino 2013. Vittoria tanto sospirata, che tardava ad arrivare, ormai dal 2010.

Prima Stefano Cherici che manda in visibilio la piazza centrando il 5. Nessun dubbio, è un centro netto. La Magistratura fa in un attimo ad esporre il risultato. Poi è il turno di Enrico Vedovini e del suo 4, che mette al sicuro il quartiere Biancoverde.

La piazza in un attimo diventa di un solo colore, anzi due. La gioia esplode tra i quartieristi che scendono sulla lizza, in lacrime, per abbracciare i loro giostratori. Poi è il momento della lancia, quella dedicata a Verdi, cimelio della battaglia vinta.   

Alla fine, le reazioni dei protagonisti. Per Maurizio Carboni, rettore di Porta Sant'Andrea,  è andata nel migliore dei modi: "Dopo tanta iella nelle precedenti edizioni, alla fine usciamo vittoriosi dalla piazza. Un successo più che meritato, abbiamo lavorato  sodo e siamo stati premiati. Dedico questa lancia d'oro all'ex quartierista Franco Marcantoni, morto recentemente e all'ex capitano  Carlo Fardelli, due persone che hanno dato molto al quartiere".

Con questo ultimo successo il rettore biancoverde  si è meritato l'appellativo di 'magnifico' da parte dei suoi quartieristi.  Il giostratore  Stefano Cherici: "E' stata una bella carriera, sono davvero soddisfatto  del mio tiro. Ho guardato il buratto fisso negli occhi, volevo a tutti i costi quel cinque e ci sono riuscito. Dedico questa vittoria  a me stesso, al mio compagno di avventura, è formidabile  e a tutto il popolo biancoverde".

L'altro giostratore biancoverde Enrico Vedovini: "Era una carriera delicatissima. Avevo l'ordine del capitano di tirare al cinque, ma prima dell'impatto con il buratto, la lancia  si è leggermente alzata. Comunque è andata bene lo stesso".

Di cattivo umore il rettore giallocremisi Sandro Sganappa, comprensibile dopo l'ennesima sconfitta del suo quartiere: "Mi aspettavo molto di più- osserva il  rettore- ci speravo veramente, non capisco cosa sia accaduto.  Sembra che la carriera di Gori sia stata disturbata, devo riverderla in televisione. Sono deluso dal giostratore, mi dovrà dare diverse spiegazioni, un brutto tiro che non mi sarei mai aspettato". Per quanto riguarda Mammuccini? "Nulla da rimproverare, al suo esordio in Giostra ha marcato un quattro, non poteva fare di più".  

DALLA PIAZZA MINUTO PER MINUTO

LA GIOSTRA è DI SANT'ANDREA. LA PIAZZA è BIANCO VERDE. 33 LE VITTORIE!  

SECONDA CARRIERA Scende Vannozzi per Porta Crucifera, marca 4.

"Elia, Elia" urlano a gran voce dalla piazza. Il secondo ragazzo terribile di Porta Santo Spirito, Cicerchia, scende per la seconda lizza: è 4. Chiudono a 8. Per il momento la Giostra è di Porta Sant'Andrea. Ma manca ancora Porta Crucifera.  

La seconda in lizza è Porta Sant'Andrea, scende Enrico Vedovini in sella a Peter Pan: punti 4. I bianco verdi chiudono con 9.

Si parte con la seconda carriera: tocca alla new entry di Porta del Foro, Stefano Mammuccini su Stella. Contro il Buratto centra un 4. La giostra di settembre di Porta del Foro chiude con 6.  

L'ultima a scendere in piazza è Porta Crucifera, con Carlo Farsetti che giostra su Carlito. E' 2.

Scende Porta Santo Spirito con uno dei suoi ragazzi terribili Gianmaria Scortecci, anche quest'anno su Machine Gun: c'è titubanza tra la magistratura. Il risultato tarda ad arrivare, alla fine è un 4. 

Per Porta Sant'Andrea scende Stefano Cherici su Pepito. E' 5. La piazza è in delirio, tutti intorno al giostratore.

Come previsto dall' estrazione la prima carriera  è di Porta del Foro.  Daniele Gori, in sella alla sua Stella, affronta il Buratto e centrauno scarso 2. Partono male i giallo cremisi. Il capitano Tamarindi e gli armati si sono scagliati contro il Maestro di Campo  reclamando un disturbo ai danni di Gori. Scendono le forze dell'ordine sulla lizza per placare gli animi.

E' il momento dell'inno della città "Terra d'Arezzo", la piazza si carica. Ora è veramente tutto pronto.

La disfida dell'araldo al Buratto: al campo, alla battaglia, all'armi, all'armi...ci siamo.

Entrano i capitani. C'è un pò di agitazione tra i cavalli, spaventati probabilmente dal tifo dei quartieristi di Porta del Foro, nello spicchio proprio all'uscita di Borgunto. 

La piazza è tutta in piedi all'ingresso del gonfalone di Arezzo e della Lancia d'oro dedicata a Giuseppe Verdi in occasione del secondo centenario della sua nascita. I Musici suonano l'Aida in suo onore. La piazza è in festa, è grande il coinvolgimento e il calore che si respira.   E' una gran festa.

Entrano i giostratori. Per ultima Porta Crucifera: Vannozzi e Farsetti.

Porta Santo Spirito: Elia Cicerchia e Scortecci.

Porta Sant'Andrea: Vedovini e Cherici.

Porta del Foro: Gori, Mammuccini (la new entry nella Giostra).
 

Entrano le nobili casate. Per ultima Porta Crucifera. tante contestazioni in piazza da tutti i quartieri.

Porta Santo Spirito: fumogeni giallo - blu e fischetti riempiono la piazza.

Dopo porta del Foro, è la volta di Sant'Andrea: è il delirio. Nell'area dei quartieristi bianco verdi viene steso un lenzuolo: "Superior discedit".

Entrano i Musici, reduci del concerto di due sere fa, proprio qua, in piazza dopo anni. Un successo incredibile, che torna  a farsi sentire oggi, giorno della Giostra. 

E' il momento degli sbandieratori della Giostra accolti con gli applausi di tutta la piazza in tempo di musica, comincia a salire l'adrenalina.

Entrano i rettori di  Porta del Foro, Porta Sant'Andrea, Porta Santo Spirito, Porta Crucifera: la piazza è in delirio.

Ecco lo sparo, il corteo storico entra in piazza.

Le tribune si stanno riempiendo, gli sfottò e i cori sono partiti tra i quartieristi. Bandiere e fumogeni colorano piazza Grande. E' festa. Tutto è pronto per l'inizio della sfida.

E' ormai febbre da Giostra, quando mancano poco meno di due ore all'inizio della sfida. Ma la macchina della manifestazione è in pieno movimento. E' in corso il corteggio storico che alle 17 entrerà in piazza Grande. Poi lo spettacolo degli sbandieratori, la lettura del bando da parte dell'araldo e infine, fra le 17,30 e le 17,45, l'inizio della competizione.

La Nazione.it seguirà la Giostra con le sue dirette. In tv, grazie alla collaborazione con Tele San Domenico, in diretta streaming (il link lo trovate qui sotto), sul web, con aggiornamenti a ogni carriera, su questo sito, su Facebook sul profilo della Nazione Arezzo e su Twitter, con hashtag #giostra2013. Buona Giostra a tutti.

LA NOTTE E' stata come sempre la notte più lunga della Giostra, quella dell'attesa, quella delle cene propiziatorie, quelle della cabala. A centinaia si sono riversati nelle tavole imbandite dai quattro quartieri, con i più classici menù della cucina aretina: crostini neri, pici o maccheroni al ragù, un po' d'arrosto e poi il brindisi finale.

Purtroppo la serata è stata funestata da un grave scontro tra quartieristi del Colcitrone. Nella notte, quasi a fine serata, intorno alle 3, un giovane avrebbe aggredito un quartierista, calci e pugni fino a rompergli la mandibola. All'origine forse l'alcol o una lite. Sono stati attimi di paura. Poi l'arrivo del 118 che ha imbracato il giovane ferito, rimasto a terra tramortito con un trauma cranico e una frattura alla mandibola.

"Pensavo fosse morto", ha raccontato una giovane tremante. " Sono rimasta scioccata, ho vissuto scene da brivido".

Secondo quanto lui stesso ha raccontato, sarebbe stato preso a calci in testa nella piazzetta di Porta Crucifera, a due passi da dove si era svolta la cena propiziatoria. Il ragazzo aveva bevuto molto ed era in evidente stato di agitazione.

Ovunque c'erano i rettori, ovunque c'erano i capitani, ovunque c'erano i giostratori, corteggiatissimi, che saranno i veri protagonisti del pomeriggio di gara. Il sindaco Fanfani in bicicletta ha fatto una comparsata in tutte le cene propiziatorie, in modo che nessuno possa accusarlo di partigianeria.

Particolare entusiasmo ai Bastioni, dove Santo Spirito vive il momento di eutoria del triplice successo consecutivo, a Sant'Andrea (in piazza San Giusto), quartiere che da sempre è tra i più vivaci, anche nella settimana che precede la Giostra, a Porta Crucifera, dove la vittoria sta di casa e dove comunque c'era già da festeggiare il primo trofeo, il piatto della Provaccia.

Ma anche a Porta del Foro, che non vince più, non sono mancati nè la voglia di partecipare, nè l'allegria, tanto che alla fine ci sono stati persino i fuochi d'artificio fuori da San Lorentino. Un modo come un altro per scacciare i fantasmi della crisi per la Nonna della piazza.

Stamani la città è stata svegliata alle 7 dal primo colpo di mortaio, che segna l'avvio della giornata. A seguire la sfilata, che dalle 11 ha interesserato tutto il centro storico, con l'araldo Gianfranco Chiericoni incaricato della lettura del bando. Alle 14 il raduno in piazza San Domenico, seguito dalla benedizione del Vescovo Riccardo Fontana in Duomo e poi dal corteggio che si concluderà con l'ingresso in piazza alle 17. Poi il solito grido dell'araldo: al campo, alla battaglia, all'armi, all'armi.