Arezzo, 15 agosto 2013 - E se fossero dei nuovi centri sociali? Sì, se invece di andare in coda per un panetto di burro o per un pacchetto di tortellini ci servissero a prendere un po' di fresco nell'arsura, a spezzare la giornata e soprattutto a sentirci meno soli?

Il dubbio è lecito in una giornata che scoppia di supermercati aperti. Fino a qualche anno fa per trovare un filone di pane dovevi correre a Gragnone e fare gli occhi dolci alla cassera. Ora hai l'imbarazzo della scelta.

Sono tutti aperti. Tutti meno i due giganti: il mondo Coop, che ormai apre nei festivi due domenica al mese e stop, r l'Esselunga, che apre tutte le domeniche ma le feste più solenni le santifica solo nei luoghi di villeggiatura e turismo, mare in testa.

Ma gli altri sono tutti convocati. La Pam a orario continuato: si era abituata ad una regale solitudine, unico punto di riferimento in certe ricorrenze. Lo è e lo sarà nel pomeriggio, rimanendo tutte le sue sedi spalancate fino alle 20. Non lo è stata di mattina.

Perché in contemporanea erano aperte tutte le Despar meno quella di via Guelfa e tutte le A&O: lei la catena nuova arrivata nel pianeta aretino dei carrelli ma che ha già preso un ritmo di bracciate degno dei fratelli Abbagnale, in città e anche in provincia.

Una provincia dove in tutto ci sono una ventina di supermercati aperti, roba da giorno di lavoro. Incasseranno a sufficienza per giustificare lo sforzo? Il gioco varrà la candela? Chissà. Però forse ci aiuterà a sentirci meno soli