Arezzo, 17 aprile 2013 - E' già sera inoltrata quando nella redazione della Nazione squilla il telefono: "Sono Lino Banfi, ho saputo ora della morte di Elio Faralli. Eh sì, perchè il popolare attore, "Nonno Libero" per milioni di italiani che lo hanno seguito in una delle serie Tv più popolari, e il presidente erano amici da anni.

Una consuetudine che si era tradotta anche in un investimento economico da parte di Banfi, che aveva acquistato un pacchetto di azioni di BancaEtruria. Il pretesto col quale qualche anno fa l'attore era stato invitato, e lui aveva accettato volentieri, a partecipare a un'assemblea dei soci dell'istituto di credito, poi suggellata da pranzo al Caffè dei Costanti ripreso nella foto che accompagna questa foto.

Lino chiede di poter dettare un necrologio di partecipazione al lutto della famiglia. "Per me - dice - era il raghezzo presidente", come lo chiamavo sempre. Una pugliesissazione della carica di Faralli, nello stile che per generazioni di spettatori del cinema e della Tv ha reso famoso Banfi. E infatti il "raghezzo presidente" finisce anche nel testo del necrologio che i lettori della Nazione potranno leggere sul giornale di oggi.