Arezzo, 6 gennaio 2013 - ''Saluto l'associazione Famiglie Libere Associate d'Europa che da' vita al corteo storico-folcloristico, ispirato quest'anno alle tradizioni della citta' di Arezzo e del suo territorio''. Con queste parole, pronunciate al termine dell'Angelus, Benedetto XVI ha salutato i partecipanti alla 28/a edizione del corteo ''Viva la Befana'', promossa per riaffermare e tramandare i valori dell'Epifania.

I Re Magi, nell'edizione di quest'anno, sono giunti a Roma dalla città di Arezzo e dalle sue valli. In Via della Conciliazione hanno sfilato 1.500 figuranti in costume storico, tra cui musici e sbandieratori, 25 cavalli con colorate
bardature, bande musicali con majorettes, decine di scenografie. Tutti arrivati a Roma in largo anticipo, partendo all'alba da Arezzo secondo i tempi che i vari partecipanti si erano dati.

Presente anche il sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani. Dopo l'Angelus, i tre Re Magi, come tradizione, hanno raggiunto la Casa Pontificia, per portare a Benedetto XVI simbolici doni delle famiglie e del cuore produttivo del territorio: tre calici in argento, realizzati a mano, con varie tecniche, dall'artigiano maestro orafo Alano Maffucci.

Ben 1.500 figuranti in costume storico, tra cui musici e sbandieratori, 25 cavalli con colorate bardature, 3 bande musicali con le majorette, decine di scenografie: un corteo storico dell'Epifania giudicato ricchissimo anche dagli osservatori esterni e che è sfilato in via della Conciliazione per rendere poi omaggio al Papa in piazza San Pietro al momento dell'Angelus. E Benedetto XVI ha manifestato con chiarezza il suo apprezzamento al salutando, al termine della preghiera mariana, l'associazione Famiglie Libere Associate d'Europa che da' vita ogni anno al corteo storicofolcloristico "Viva la Befana", "ispirato quest'anno - ha detto - alle tradizioni della citta' di Arezzo e del suo territorio". 

 Il Papa ha poi rivolto il suo saluto a tutti i partecipanti ai cortei dell'Epifania e lo ha fatto in polacco perche' nel paese di Giovanni Paolo II questa tradizione e' molto sentita. Questi cortei, ha detto, "sull'esempio dei Magi d'oriente citati nel Vangelo, camminano per le strade di tante citta' spiritualmente rivolti verso Betlemme in cerca del Salvatore". "Questa rappresentazione - ha auspicato il Papa - rafforzi i credenti, avvicini alla Chiesa quanti se ne sono allontanati e aiuti coloro che cercano Dio a trovarlo. Benedico di cuore i partecipanti ai cortei e voi tutti".

Quando la testa del corteo era entrata in piazza San Pietro, la “coda” era ancora ai nastri di partenza all’inizio di via della Conciliazione. Arezzo ha segnato e animato Roma  questa mattina, via. I figuranti della Giostra del Saracino, insieme a quelli dei principali gruppi storici della provincia, sono stati i protagonisti della XXVIII edizione di Viva la Befana, manifestazione organizzata dall’associazione Famiglie d’Europa.

Il corteo si è mosso alle 10.40 ed ha percorso via della Conciliazione fino a Largo Pio XII dove gli amministratori di Arezzo e Roma si sono scambiati i saluti. Sono quindi intervenuti, oltre al rappresentante degli organizzatori, il Presidente della Commissione Turismo e moda del Comune di Roma, Alessandro Vannini Scatoli; il Presidente del XVII Municipio di Roma Antonella De Giusi e il Sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani

Al termine dei saluti e dopo l’Angelus, il Sindaco ha accompagnato i Re magi alla Casa Pontificia per la consegna dei doni di Arezzo. Tre calici in argento realizzati interamente a mano da Alano Maffucci e di dimensioni diverse. Sono infatti alti 245, 205 e 180 millimetri. I primi due si ispirano alla Parabola dei Pani e dei Pesci: rovesciandoli abbiamo la forma di un cesto ottenuto dall'intreccio di fili d'argento.  Il terzo calice può essere usato anche come Patena data la sua ampiezza.

Nel pomeriggio messa in San Pietro celebrata dal Vescovo di Arezzo, Monsignor Riccardo Fontana.

Il corteo di stamani è stato aperto dai carabinieri e della polizia municipale di Arezzo a cavallo e dai gonfaloni degli organizzatori Europae  Familia e del Comune di Arezzo. Quindi il Sindaco Fanfani con l’arcivescovo Riccardo Fontana, il Prefetto Saverio Ordine, il questore Felice Addonizio, il Presidente della Camera di Commercio Giovanni Tricca, l’ assessore provinciale Carla Borghesi e gli assessori comunali Lucia De Robertis e Stefania Magi.
Con loro i rappresentanti dei comuni dei gruppi storici e fokloristici che hanno partecipato all’evento.
Quindi una grande immagine in costume aperta dalla Giostra del saracino con i figuranti e io cavalieri dei quartieri e della rappresentativa comunale. Hanno sfilato i Musici, gli sbandieratori, Signa Arretii, i cavalieri di Arezzo.
Sempre dalla città capoluogo il gruppo Misericordia in costume e la Fraternita dei Laici.

Poi i gruppi delle altre realtà della provincia: Rievocazione storica monte della Verna, gruppo storico di Lucignano, Centro rievocazione storica Montevarchi, Arss di Subbiano, gruppo storico Sancto Eremo, gruppo storico di Cortona, gruppo Balestrieri di Sansepolcro, nobile compagnia del Castellaccio, Associazione Scannagallo di Foiano, Caernevale di Bocco di Castiglion Fibocchi. Non sono mancate le associazioni culturali, sportive e del volontariato: Filarmionica Arezzo, gruppo ciclisti,  Arcieri della Chimera, O’Range Chimeram Scuderia Pan Club.
Un contributo all’animazione e alle coreografia del corteo è venuto dalla Libera Accademia del Teatro e dal Liceo Artistico.

"La manifestazione, giunta alla sua ventottesima edizione, e' divenuta, grazie alla costante dedizione di molte associazioni di volontariato coordinate da Europae Fami.li.a. (Famiglie Libere Associate d'Europa), un grande
contenitore culturale, aperto al contributo di tutti coloro che vogliono collaborare a riempirlo con quei ricordi preziosi che riescono a suscitare oggetti, abiti, utensili, scene di vita quotidiana che appartengono alla storia e alle
tradizioni delle nostre famiglie e che, in molti comuni italiani ancora si conservano e si rinnovano, per essere tramandati, intatti, alle nuove generazioni. In questo insolito ed originale 'contenitore regalo', come gli organizzatori
usano chiamarlo, i Comuni che si sono candidati e che ogni anno vengono designati dal comitato organizzatore, rappresentano cultura, tradizioni, risorse e prodotti dei loro Territori, per donarli simbolicamente, in occasione
dell'Epifania, a tutte le famiglie del mondo".

"La preparazione dell'evento - sottolinea una nota - seppure laboriosa e complessa, non scoraggia genitori, nonni e bambini, ciascuno dei quali, per realizzare il grande mosaico, mette in opera, con grande entusiasmo la
propria "tessera".

Centinaia di ore di lavoro, per ricercare, studiare, selezionare, valorizzare, creare e assemblare quanto di meglio esiste sul Territorio. Scolaresche, guidate dai loro insegnanti, Istituzioni pubbliche e/o private, associazioni
culturali, sportive e d'arma, artigiani, commercianti, professionisti si impegnano per ideare e preparare scenografie che possano raccontare storia e tradizioni, nuove, o vecchie di secoli. Una gara tra, rioni, contrade, quartieri che
avra' sempre e comunque un solo vincitore, "la Città o la provincia protagonista del corteo"