Arezzo, 31 dicembre 2012 - Non c'erano dubbi o quasi, ma adesso la nomina di Roberto Rossi a procuratore reggente, in sostituzione di Carlo Maria Scipio che va in pensione, è anche ufficiale. C'è infatti un provvedimento formale del Csm che affida l'incarico al Pm di Variantopoli, al suo secondo interim alla guida della procura, dopo quello nell'interregno fra la morte di Ennio Di Cicco e la nomina di Scipio.

L'organo di autogoverno ha derogato per Arezzo a un principio cardine come quello dell'anzianità. Il Pm di età maggiore era infatti Elio Amato che ha però più di un problema di salute cui si è deciso di ovviare ricorrendo ancora a Roberto Rossi. Nella precedenza esperienza, invece, Rossi aveva potuto usufruire della delega di vicario fatta direttamente dal procuratore Di Cicco. Sistema che nel frattempo cui nel frattempo il Csm ha deciso di rinunciare.

Umbro di Assisi, 53 anni, ad Arezzo dal 1997, Roberto Rossi è stato protagonisti di molti dei principali casi giudiziari che hanno animato la cronaca. Da Variantopoli al crack di Eutelia e al caso Chimet, la cui sentenza dovrebbe arrivare fra un paio di mesi. Sicuramente ci sarà anche lui fra quelli che faranno domanda per l'incarico di procuratore capo. Difficile, però, valutare le sue possibilità finchè non si saprà chi sono gli altri aspiranti. I criteri base della scelta del Csm saranno i titoli (e questo periodo di reggenza è un titolo per Rossi) e l'anzianità.

Ci vorranno mesi  perchè venga bandito il concorso. Probabile che tutto l'anno trascorra con la reggenza di Rossi, che eredita un ufficio lasciato da Scipio in piena efficienza, come risulta anche dall'ultima ispezione del Csm. A primavera se ne va anche (sempre in pensione) anche il presidente del tribunale Dario Centonze. L'interim andrà a Mauro Bilancetti. Anche lì poi il Csm dovrà nominare un sostituto.