Arezzo, 10 agosto 2012 - "Leonardo non è chiuso dentro quella bara, con la sua energia sarebbe riuscito ad aprirla". Sono le parole di don Samuele, di quel parroco che ha visto crescere Leo in quella piccola frazione che è Puglia e che oggi era lì, per salutarlo, l'ultima volta. Sono le parole di chi aveva visto nel giovane un' infinita bontà, nascosta dentro "quella dura corazza". "Se gli occhi sono lo specchio dell'anima, bastava guardare i suoi, bellissimi neri talvolta ombrosi, altre volte pieni di energia, ma sempre colmi di grande bontà".

In centinaia si sono ritrovati nella piccola chiesa della frazione per l'ultimo saluto a Leonardo. Chi non è riuscito a trovare un posto all'interno, si è sistemato fuori, nei pochi spicchi d'ombra risparmiati da un sole cocente. Tanti, tantissimi giovani che a stento hanno trattenuto le lacrime. All'entrata della chiesa una foto di Leonardo, quella che lui aveva scelto per il suo profilo Facebook. E poi un quaderno, per raccogliere ricordi e pensieri.

Una lunga cerimonia, con una calorosa omelia. "Dov'eri Gesù quando Leonardo aveva bisogno di te? Eri al suo fianco per l'ultima, e la più dura, impennata? Forse tutto questo è l'ultimo insegnamento che Leonardo ha voluto dare ai suoi amati amici. La vita è breve ragazzi. Imparate da Leonardo a vivere ogni istante, con estrema intensità".


Poi la messa è finita. Amici e familiari si sono incolonnati per uscire dalla piccola chiesa. L'impatto con la luce all'esterno, accecante. Quasi un terribile ritorno alla realtà. Fuori il carro ad aspettare la bara con Leonardo. A sostenerla anche la fidanzata e la sorella, con al guinzaglio il loro cane. 

Infinite le lacrime, i singhiozzi che sono stati soffocati solo dal rombo delle moto degli amici. Sì, l'appello della fidanzata è stato colto. Tante moto, sistemate nel cortile della chiesa, hanno fatto rombare i loro motori, sempre più forte. Quasi per cercare di non sentire il lacerante dolore. Un gemito fortissimo, un saluto unanime al loro "Manneco". 

MISTERO E' ancora un mistero cosa abbia stroncato la vita a Leonardo Barbagli.  L'autopsia, effettuta ieri pomeriggio dall'equipe del dipartimento di Medicina legale dell'Università di Siena, (composta dal medico legale Matteo Benventi, dal tossicologo Fabio Centini e dal tecnico Mauro Borghi) esclude traumi esterni e malformazioni congenite. Adesso, per risalire alle cause del malore mortale, la procura di Grosseto, i carabinieri e medici legali confidano nelle analisi tossicologiche disponibili tra qualche settimana.

A voler capire sono anche e soprattutto i genitori, gli amici che ieri si sono ritrovato all'obitorio di Grosseto, increduli, distrutti. Ma le indagini continuano. I militari stanno procedendo con gli interrogatori per cercare di fare un pò di chiarezza sull'accaduto. Ad essere ascoltati gli amici di Leonardo, il personale della discoteca, i medici che hanno eseguito l'autopsia.

Ancora niente di chiaro. L'autopsia ha negato la presenza di malattie, malformazioni e lesioni traumatiche. Leonardo aveva un fisico forte, era uno sportivo, aveva giocato a rugby, si era dedicato al soft-air ed era un appassionato di moto-cross.

Su Facebook continunano i saluti, incessanti. Gli amici i conoscenti continuano  a parlare con lui. Sono voci calde, intime dirette al loro Leonardo, come se lui fosse davanti allo schermo del suo computer a sorridere per ogni battuta scherzosa o ad ogni ricordo affettuoso.  Da quelle pagine c'è chi  lancia una proposta, quella di un ultimo tributo a Leonardo.

"La tua husquarna e il tuo beta erano la tua passione.. E vorrei chiedere a tutti i tuoi amici motociclisti di fare un gran casino con i loro motori al tuo ultimo saluto.. Ci rivedremo amore della mia vita e ti darò così tanti baci che ti fonderò le labbra.. Ti amo da morire, ti amo piccolo mio e solo mio"

IL FATTO Tragedia nella notte in una discoteca a Follonica. Leonardo Barbagli (nella foto), 17 anni della frazione Puglia di Arezzo è morto, forse stroncato da un malore. 

E ora il suo decesso e' un mistero, visto che l'autopsia sul corpo esclude traumi esterni e malformazioni congenite. Adesso, per risalire alle cause del malore mortale, procura di Grosseto, carabinieri e medici legali confidano nelle analisi tossicologiche disponibili tra qualche settimana.

E' successo la scorsa notte, nel parcheggio della nota discoteca il Tartana di Follonica (Grosseto). Il giovane, in vacanza a Castiglion della Pescaia, era lì in compagnia della fidanzatina e di due amici per passare una serata in allegria in occasione del Carnevalestro del martedì al Tartana.  Quando per un probabilmente malore, si è accasciato a terra ed ha perso i sensi.

Secondo i racconti, era uscito dalla discoteca con gli amici. Poi all'improvviso l'hanno visto accasciarsi, perdere i sensi e non dire piu' nulla. Il personale del 118 e' intervenuto subito.  Intanto gli infermieri del soccorso hanno chiesto disperatamente agli amici e agli altri clienti del locale se Leonardo avesse assunto qualcosa che abbia potuto fargli male: non necessariamente droghe ma anche altro, un cocktail alcolico o bevande particolari. Pero', a questa richiesta di informazione, tutti rispondevano di ''no'' e ai sanitari non e' statopossibile intervenire in modo mirato.

 IL SINDACO ''Da quanto e' stato possibile ricostruire finora - ha affermato il sindaco di Scarlino, Maurizio Bizzarri - il ragazzo e' uscito dalla discoteca verso le 2.30 con degli amici per prendere una boccata d'aria e, mentre parlavano, e' caduto a terra accusando un malore. E' intervenuto il 118, gli hanno fatto un massaggio cardiaco di un'ora e mezzo, ma non c'e' stato nulla da fare''.

''E' estate e il locale ieri sera era molto affollato - ha proseguito il sindaco - Il Tartana e' una discoteca ben controllata dal personale, da anni non ci sono problemi. Sicuramente ieri sera non c'e' stata una rissa. Anche il tipo di musica e' molto tranquilla e richiama un pubblico che vuole solo divertirsi''. 

Sembra che il ragazzo prima di perdere i sensi sia stato colpito da attacchi epilettici. All'arrivo dell'ambulanza i sanitari hanno cercato per ben due ore di rianimarlo, ma per il 17enne non c'è stato niente da fare.

Al momento sono in corso gli accertamenti per capire le cause della morte. Il pubblico ministero Laura D'Amelio ha disposto l'autopsia che sarà eseguita oggi stesso, alle 16 all'obitorio di Grosseto dal Dipartimento di Siena.

FACEBOOK "Ditemi che non è vero che Leo è morto
". La terribile notizia fa il giro della rete. La morte di Leonardo Barbagli ha lasciato tutti sconcertati. Di minuto in minuto la sua pagina Facebook si riempie di messaggi.

E' morto mentre si stava divertendo, in vacanza, in discoteca con gli amici e la fidanzata. Era giovane e amava la vita. "...sei stato un compagno di avventure in moto, un compagno di risate e di momenti che resteranno per sempre nel mio cuore !!! Addio piccolo angelo, ti ricorderemo tutti con il tuo immenso sorriso e la tua grande energia".

Aveva solo 17 anni, ma dava la sensazione di volerla divorare la vita, con un'energia fuori dal comune. Da tutti era soprannominato "Manneco" per la sua passione e la particolare abilità nel guidare le moto, la sua grande passione."Ciao Leo corri con la tua moto sulle nuvole. Mancherai a tutti".

"Ogni volta che sentirò il rumore di una moto penserò a te...sei sempre stato un grande amico!!!ti voglio bene!", e ancora".

Gaia Papi