Arezzo, 26 giugno 2012 - Non è potuto entrare. Non è potuto entrare nella chiesa di Rovereto di Novi, perché la struttura è pericolante. Non è potuto entrare come aveva fatto nei giorni del terremoto il suo parroco, don Ivan Martini, trovando lì sotto la morte.

Non è potuto entrare Papa Benedetto XVI nella chiesa di Rovereto, come sempre accompagnato dal capo della sicurezza e aretino Domenico Giani, ma si è raccolto in preghiera lì davanti. E lì davanti hanno portato anche quella statua della Madonna, semplice proprio come la mattonella della Madonna del Conforto, per la quale Ivan Martini è morto.

Lui, originario di Pratovecchio, lì dove è sepolta anche la sua mamma e diventato per la gente dell'emilia Romagna il simbolo del terremoto ma anche della rinascita e della ripresa. Chissà cosa avrebbe pensato se avesse saputo che un Papa si sarebbe mosso da Roma per lui. Il fratello ha provato a spiegarlo al Papa, al quale ha regalato un santino di don Ivan, la stessa immagine che campeggia ormai in un'intera regione