AREZZO 13 maggio 2012  - Sono state 270 le persone impegnate sul campo ad Arezzo in occasione della visita del Papa.Medici, infermieri, soccorritori, volontari, che sono stati distribuiti lungo il percorso e nell’area della celebrazione della Messa, al Prato. E poi successivamente al momento della ripartenza, prima davanti alla curia e poi lungo il tragitto e di nuovo allo stadio.Personale sanitario si trova ancora nella unità di crisi in Questura e dalla centrale del 118.

Pochi gli interventi che si sono resi necessari in questa giornata nonostante una capillare organizzazione basata su gruppi a piedi, postazioni fisse, e mezzi mobili particolari come il quod, il mezzo con il quale è stata trasportata fino al Pma (punto medico avanzato) una signora che era stata colpita da scompenso cardiaco al Prato e poi ricoverata in ospedale.

Stessa sorte toccata ad un’altra signora che ha avuto uno scompenso nella zona dello stadio attorno alle 17. Anche per lei ricovero al San Donato. Entrambe, comunque, non sono in cattive condizioni di salute. E sono le uniche due persone portate al san Donato.

Una ventina le persone che sono state prese in cura direttamente nella struttura Pma, e per la quasi totalità di loro è stato possibile tornare anche al Prato per seguire la cerimonia. Si è trattato di piccoli malori, o traumi dovuto a cadute.

Importante la collaborazione con le forze dell’ordine, che immediatamente segnalavano casi di persone in difficoltà.

Ma ecco le forze messe in campo dalla Asl. Dalle 8 di stamani (e si concluderà alle 22) è scattato il piano messo a punto dai sanitari, in accordo con la Prefettura di Arezzo. Per il Santo Padre (che in caso di necessità è curato dalla propria struttura sanitaria), la Asl aveva riservato ad Arezzo un posto letto in Rianimazione per la gestione di un eventuale emergenza, e una stanza di degenza munita delle normali attrezzature e delle dotazioni impiantistiche necessarie, per la gestione di situazioni sanitarie non in emergenza. Stessa cosa presso gli ospedali di Bibbiena e di Sansepolcro. La Asl garantirà in questi ospedali la disponibilità di sacche di globuli rossi concentrati dello specifico gruppo sanguigno del Santo Padre.

 

L’ospedale di Arezzo era pronto anche ad eventuali emergenze, che per fortuna non ci sono state. Da mercoledì scorso erano stati chiusi i ricoveri ordinari per avere una discreta disponibilita di posti letto. Ed oggi in tutti i punti nevralgici c’era stato un cospicuo aumento di personale medico, infermieristico e tecnico.

 

Oltre al Pma posizionato ai margini del Prato, si sono mosse squadre di soccorritori a piedi, dotate di defibrillatori, e sono state dislocate postazioni fisse in Piazza Grande, 6 squadre al Prato settore posti seduti: 4 squadre sempre al Prato settore posti in piedi.

C’erano 4 ambulanze Blsd ed 1 Quod nei pressi del PMA. Proprio il Quod ha permesso di trasportare dall’area dl Prato al Pma la donna che ha avuto stamani uno scompenso cardiaco, nella impossibilità di utilizzare una ambulanza.

 

Alla Verna il 118 aveva collocato una ambulanza con Medico presso la Croce Rossa di Chiusi della Verna, 2 ambulanze poste all'inizio e alla fine delle zone aperte al pubblico lungo il percorso della Papa mobile, 3 squadre Blsd e una ambulanza a disposizione del corteo papale (poi questa seconda tappa della visita del Papa, è stata annullata causa maltempo).

 

A Sansepolcro il PMA è posizionato a Porta San Francesco con 1 Medico e 2 Infermieri, 2 ambulanze sosteranno nei pressi del PMA, 2 squadre BLSD a piedi nella Piazza del Duomo, 1 ambulanza BLSD con Medico a porta della pesa, 1 ambulanza BLSD fuori Porta Fiorentina, 1 ambulanza BLSD in Piazza Dotti.