Arezzo, 4 aprile 2012 - “Soltanto un anno fa si è sfiorata la tragedia proprio al Circo Rinaldo Orfei, lo stesso che sta attendando ad Arezzo in questi giorni – afferma Sandra Capogreco, responsabile ENPA Arezzo - durante il numero degli elefanti, uno dei due pachidermi dell'esibizione ha volutamente urtato con forza il suo domatore, lo ha gettato a terra e ha poi cercato di portarlo alla bocca con la proboscide. Solo l'intervento di vari inservienti, che hanno iniziato a picchiare l'animale, ha impedito che il gesto esasperato dell'elefante potesse avere conseguenze drammatiche. L'incidente, ennesima dimostrazione dello stress a cui sono sottoposti gli animali nei circhi, si è verificato durante uno spettacolo pomeridiano a Ceccano (FR), tra lo sconcerto e il terrore degli spettatori, fuggiti a gambe levate fuori dal tendone.”

VANNO giù dure le associazioni aretine a difesa degli animali, WWF, ENPA e LAV, contro l'arrivo del Circo Rinaldo Orfei ad Arezzo. Da sempre schierati contro i circhi, dove "gli animali sono costretti a sottomettersi, con la forza, al volere dell’uomo", ancora una volta sono in prima linea. Sabato 7 aprile dalle 16 i volontari delle tre associazioni saranno davanti all'ingresso del circo per informare e sensibilizzare i cittadini sulle sofferenze degli animali sfruttati negli spettacoli circensi.

"Il dissenso verso questi spettacoli sta crescendo - si legge in un comunicato delle tre associazioni - aumenta la sensibilità dei cittadini contrari alla sofferenza degli animali nei circhi, visto anche quanto questi spettacoli siano diseducativi per i bambini, come affermano molti psicologi".

"Il numero degli spettatori continua a calare in favore di strutture come il “Cirque du Soleil”, che valorizzano al meglio la bravura degli artisti umani, senza l’utilizzo di nessun tipo di animale, inoltre - spiega Marco Gallorini, responsabile LAV Arezzo - dal Fondo Unico dello Spettacolo ogni anno i circhi ricevono finanziamenti di oltre 6 milioni di euro (dati del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), tolti ingiustamente a teatri e cinema, luoghi dove si fa davvero della cultura”.
 
"La speranza è che anche ad Arezzo, come avviene già in molte città italiane, si intraprenda la giusta direzione, ovvero quella di limitare l’attività di tutti quei tendoni viaggianti che mettono in scena spettacoli con animali. “La città sembra essere pronta – afferma Simona Perugini del WWF - la collaborazione con il Comune ha portato alla stesura di un nuovo regolamento per la tutela degli animali che ha tra i principali obiettivi quello di impedire l’attendamento dei circhi con animali. Ci auguriamo, visto la diffusa sensibilità in questo ambito, che presto possa essere approvato da tutte le forze politiche aretine per poter accogliere nella nostra città solo spettacoli veri, realizzati con la bravura dell’uomo”.