Arezzo, 12 marzo 2012 - La "Battaglia di Anghiari" sta spuntando sotto il Vasari di Palazzo Vecchio e uno dei più grandi misteri della storia dell'arte sembra stia raggiungendo il suo epilogo.

"Il "nero" della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci sta affiorando e lo sta facendo dall'affresco del Vasari.   Ne sono convinti i ricercatori che, sostenuti dal National Geographic, lavorano da alcune settimane nel salone dei Cinquecento per ritrovare resti della 'Battaglia di Anghiari'. Il risultato più sorprendente, ha spiegato l'ingegner Maurizio Seracini, è dato dal pigmento nero che, a causa della sua composizione chimica, può essere ricondotto alla Gioconda di Leonardo. "Abbiamo focalizzato l'analisi su questa componente nera - ha spiegato Seracini - e abbiamo visto che è l'insieme di due colori neri, una terra d'ombra e una componente pronunciata di manganese che si può associare a pirosite".

"Ma la cosa particolare è che in questo nero il rapporto tra manganese e ferro è invertito rispetto al solito. Questo rapporto anomalo è stato di recente trovato, in analoga concentrazione e in analogo rapporto, nelle velature brune dei dipinti della Monna Lisa e del San Giovanni Battista, da parte del Louvre, in una pubblicazione molto recente. Questo nero - ha concluso Seracini - è piuttosto anomalo o piuttosto specifico di Leonardo".

Le sonde avrebbero percepito la presenza di un vuoto dietro la parete.
Sembrerebbe che Giorgio Vasari ristrutturando il Salone dei 500 volle salvare proprio il muro su cui Leonardo lavorò al suo capolavoro incompiuto.

Altre tre prove a supporto dell'ipotesi che vi siano resti della 'Battaglia di Anghiari', sarebbero forniti da tracce di lacca rossa, uno strato beige, dipinto a pennello, e l'esistenza di un vuoto dietro la parete dipinta da Vasari. Per questo, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, comunica di voler trovare un accordo col ministro della Cultura, Lorenzo Ornaghi, per il prosieguo delle ricerche.

"Dimostrato che la battaglia d'Anghiari c'è, chiedo al Governo di autorizzarci a verificare le condizioni in cui è. E tirarla fuori". E' l'appello che il sindaco di Firenze lancia su Twitter. "Chiederemo ufficialmente al ministero dei Beni culturali le autorizzazioni per rimuovere le aree dove nell'Ottocento e nel Novecento sono stati effettuati interventi di restauro sulla battaglia di Scannagallo - spiega Renzi -. Questo ci consentirebbe di non toccare il lavoro del Vasari e di avere una fotografia della Battaglia di Anghiari di Leonardo più precisa di quelle ottenute finora, verificando al contempo anche le sue attuali condizioni di salute''.

Secondo Renzi l'intervento sulle aree restaurate del dipinto vasariano sarebbe possibile ''fin da subito'', in quanto, ha spiegato il primo cittadino, l'Opificio delle Pietre dure (l'ente del Mibac che collabora nella ricerca) ci ha lasciato una mappa completa di tutti gli interventi di restauro effettuati sulla battaglia di Scannagallo nell'800 e nel '900. Renzi ha così annunciato che scriverà una lettera al ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi per chiedere ''tutte le autorizzazioni del caso'': ''ed entro un mese - ha aggiunto Renzi - il ministro ci ha detto che verrà qui con noi sull'impalcatura nel Salone dei Cinquecento''. Parlando con i cronisti il sindaco ha infine spiegato di non avere intenzione di chiedere fondi al Governo per proseguire le indagini: ''Stiamo parlando di Leonardo che fa il giro del mondo - ha detto Renzi -: non abbiamo alcun problema di finanziamenti, i soldi li troviamo dai privati''.