C'è sempre una buona ragione per non osare, ma a forza di non rischiare si va poco lontani. Anzi, si rimane fermi al palo. Come nel caso di questa Antiquaria straordinaria che potrebbe svolgersi a primavera. Condizionale d’obbligo perchè alcuni almeno dei protagonisti sono ancora perplessi.

La buona ragione in questo caso è la mancanza di tempo per promuovere l’evento, la paura di fare un flop. Comprensibile ma, secondo noi, sbagliato. Intanto perchè di tempo per muoversi ce n’è a sufficienza, specie a rinunciare ai ritmi da plantigradi della politica e della pubblica amministrazione. Un qualsiasi promoter privato in due mesi metterebbe in piedi da zero un concerto, non un’edizione speciale di una manifestazione collaudata come la Fiera.

E poi le condizioni per fare del 25 aprile una sorta di data ideale ci sono tutte: la mancanza di concorrenza (in primis da Parma, che ormai fa apertamente la guerra ad Arezzo), il lungo ponte di primavera che invoglia la gente a muoversi, le probabilità di una situazione meteorologica buona. Basti ricordare il successo che ha premiato tutte le edizioni dell’Antiquaria svoltesi nella data gemella del primo maggio. Serve solo il coraggio di provarci. Troviamolo.