Arezzo, 13 febbraio 2012 - Abbandono di minore: l’ipotesi di reato per la quale sono indagati il padre e la madre del bambino di otto anni, ferito al volto da un colpo di fucile sparato dal fratello tredicenne mentre giocavano, nella loro casa a Rigutino. 

Da giovedì sera non c'è pace nella famiglia del piccolo rimasto ferito al volto da una rosa di 12 pallini. E quello di abbandono di minore non è l’unico reato contestato al genitore, anche omessa custodia delle armi e lesioni. Il caso passerà ora dalle mani del sostituto Marco Dioni a quelle delle colleghe che compongono il pool della Procura specializzato in casi legati a minori.

L’inchiesta vuole chiarire con esattezza dove fosse custodita l’arma e soprattutto se fosse davvero chiusa a chiave nell'armadio. Altro aspetto ancora non chiaro è quello del caricamento del fucile. Può un bambino di 13 anni riuscire  a caricare l'arma?  

Intanto l'operazione chirurgica al Meyer, cui è stato sottoposto il bambino, è riuscita e le sue condizioni stanno migliorando notevolmente.