Arezzo, 18 gennaio 2012 - E' di qualche giorno fa la spiacevole notizia, pubblicata sulle colonne del nostro giornale e sulle nostre pagina web, di una giovane donna aretina che pur essendo abbondantemente qualificata per l’impiego è stata scartata da un colloquio di lavoro solo perché in età fertile.

Sulla presenza delle donne nel mondo del lavoro ha deciso di intervenire il Comune di Sansepolcro, con una dichiarazione del sindaco Frullani e di Maria Rosa Chiasserini, consigliere comunale con delega alle Pari Opportunità. 

“Inaccettabile qualsiasi discriminazione di genere. Un comportamento dovuto ad ottusità ed ignoranza che va contro la crescita del territorio e delle aziende. E’ bene chiarire una cosa: più le donne sono inserite nel mondo del lavoro più aumenta la ricchezza di un paese. Lo dimostrano tutti i più recenti studi internazionali. Chi non assume una donna solo perché tale e solo perché un giorno potrebbe rimanere incinta è rimasto indietro di almeno qualche secolo e compie un reato, prima di tutto contro l’azienda e la sua crescita. Assumere una donna conviene sempre”.

In tempi difficili bisogna rispondere con comportamenti intelligenti – aggiunge Frullani – se il meccanismo economico si è inceppato sarà bene mettere in atto comportamenti efficaci: aumentare la presenza delle donne nel mondo del lavoro e nelle posizioni apicali è uno di questi.”

Sull’argomento entra anche la consigliera comunale delegata alle pari opportunità Mariarosa Chiasserini che annuncia la presentazione in consiglio di un documento: “Entro Febbraio presenterò all’approvazione del consiglio comunale la “Carta europea per l'uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale" – dichiara la consigliera -. Questo è un documento che è stato adottato e sottoscritto il 12 maggio 2006 a Innsbruck dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, sostenuto dalla Commissione europea nell'ambito del V Programma d'azione comunitario per la parità tra donne e uomini ma che ad oggi il comune di Sansepolcro non ha ancora adottato.”

Il documento ha l'obiettivo di sollecitare gli Enti locali, quali organi di governo più vicini ai cittadini, ad utilizzare appieno i loro poteri e i loro partenariati a favore di una maggiore uguaglianza delle donne e degli uomini nella vita politica, sociale, economica e culturale. Gli Enti locali che sottoscrivono la Carta, entro due anni devono "rispondere" degli impegni presi, programmare un Piano d'azione per riequilibrare la rappresentanza di genere, se è necessario redigere bilanci di genere, assumere il principio di parità quale base di ogni iniziativa politica e legislativa ed inoltre, collaborare con tutte le Istituzioni e Organizzazioni del territorio per promuovere concretamente l'instaurarsi di una vera uguaglianza.”