Arezzo, 14 gennaio 2012 - "Una Cadorna, c'è solo una Cadorna". Parte pochi minuti prima delle 11 la manifestazione degli studenti del Liceo Biologico (Istituto Piero della Francesca). Un corteo annunciato, la richiesta di tutelare la loro sede nell'area della ex Caserma e insieme del loro indirizzo di studio.

"La nostra scuola _ spiegano _ conta ormai una decina di classi suddivise tra Scientifico, Scienze Aopplicate-Liceo Biolofgico e Attività Sociali. A seguito della riforma ci siamo ritrovati con i nostri ragazzi iscritti a corsi soppressi, senza più iscrizioni alle prime e alle seconde".

Insomma una fiammella che via via minaccia di spegnersi. Quindi? La richiesta di unire l'organico professori dei tre indirizzi e soprattutto di mantenere la struttura logistica della Cadorna come sede della scuola. "Il Pier della Francesca" per noi  è una scuola di eccellenza, che non ha eguali in città".

E quindi tutti in piazza a difenderla. Un corteo dalla Cadorna, passando per piazza Guido Monaco e sfilando fin sotto le finestre del Comune. Perché sta al sindaco decidere se mantenere la sede della Cadorna o no e in una fase nella quale l'area entra nel circuito dei grandi lavori. "Ci ha garantito che la nostra scuola si salverà" dicono tutti, ancora prima di salire le scale di Palazzo Cavallo

"Una scuola vera, una scuola vera": è dai tempi delle proteste per la Margaritone che non si sentiva una protesta congiunta di ragazzi e genitori. Cartelli colorati, del resto fabnno parte di una costola del Liceo Artistico e l'arte non è acqua. "Vogliamo studiare" dice un cartello retto da un ragazzo: e provate voi a dargli torto.