Arezzo, 12 dicembre 2011 - “Il furto di giovedì scorso alla filiale di Banca Etruria in via Edison è solo l’ennesima eclatante manifestazione di una serie di atti criminali che da tempo vengono perpetrati ai danni delle imprese di Pratacci”. A denunciarlo, esprimendo tutta la preoccupazione dei suoi colleghi, è il presidente del Consorzio Sviluppo Pratacci Alberto Bidini. Il consorzio, nato nel 2010 come aggregazione intersettoriale di imprenditori per promuovere la riqualificazione della zona, fin dall’inizio aveva posto la questione della sicurezza tra le priorità da risolvere per dare una svolta al futuro dell’area, bacino strategico dell’economia aretina.

“Il fatto che a Pratacci, in un ambito territoriale ristretto, esista un’alta concentrazione di aziende che operano in vari settori - dal commercio all’artigianato, dall’industria ai servizi - ne fa il naturale terreno di caccia della criminalità” sottolinea il presidente Bidini. Significativo il fatto che si verifichino soprattutto furti e non rapine: “nelle ore diurne la presenza e il via vai continuo degli operatori che lavorano a Pratacci scoraggia le iniziative criminose” spiega “mentre la notte la zona è frequentata soltanto dai clienti delle discoteche e dei night club ed è facile per i criminali agire indisturbati”.

A poco valgono anche i servizi di controllo e vigilanza privati a cui le imprese fanno massiccio ricorso durante l’anno. “Si tratta di servizi importanti, ma che non possono in alcun modo sostituirsi all’azione delle forze dell’ordine. E, in ogni caso, vanno inseriti nell’ambito di un presidio più costante dell’area”.

“Noi del Consorzio Sviluppo Pratacci abbiamo denunciato da tempo questo stato di disagio alle attività preposte alla sicurezza. Stiamo collaborando con loro per l’attivazione di un controllo quotidiano e sistematico della zona, tale da scoraggiare ogni episodio criminoso. In questa direzione” prosegue il presidente “l’installazione delle telecamere promessa dal Comune di Arezzo rappresenterà un passo avanti significativo, ma dovrà essere solo l’inizio di un percorso più complesso per la costruzione della sicurezza. È anche dalla sicurezza che passa la riqualificazione generale di Pratacci”.

L’ideale, per gli operatori del Consorzio, sarebbe quindi allargare al campo della prevenzione e del contrasto delle attività criminose quella collaborazione con le autorità locali già attivata con successo per altri temi, come l’illuminazione pubblica, la sistemazione delle strade, la messa in sicurezza degli incroci o il rinnovo della segnaletica. “Noi siamo pronti a dare il nostro contributo, lo abbiamo già dimostrato” dice il presidente Alberto Bidini “chiediamo di non essere lasciati soli”. Forse è questo il regalo di Natale più bello che gli operatori di Pratacci si aspettano di trovare sotto l’Albero, quel grande albero che hanno realizzato di fronte all’ex Lebole in collaborazione con il Comune e che, questione di ore, dovrebbe accendersi per illuminare a festa anche questa parte della città.