Arezzo, 29 ottobre 2011 - Prima uscita del comitato dei 27 operatori per la valorizzazione del centro storico. Tra le pieghe dell'incontro si profila il quasi certo addio all'edizione bis del Mercato Internazionale. Il consenso compatto c'è per Piazza Grande ma non è una condizione che agli operatori in arrivo da fuori basterebbe, spezzando il percorso dell shopping in cima al Corso. Quasi inevitabile ormai il passo indietro.

Il terziario aretino scalda i motori e punta sugli eventi per provare a tornare protagonista. In costruzione un calendario di iniziative per il 2012 e una serie di proposte per il rilancio del commercio e del turismo. Si parte subito a dicembre con la prima iniziativa natalizia, “Shopping sotto la stella…cometa” con i negozi aperti fino a mezzanotte venerdì 16 e 23 dicembre. Un evento per richiamare tanta gente in centro storico in un momento favorevole per lo shopping.
 
E poi subito la creazione di un “network” di aziende che sbarchino in rete promuovendosi attraverso il web e i social network e una nuova gestione degli orari di apertura e chiusura delle attività. La vicepresidente di Confcommercio Anna Lapini (nella foto): “dobbiamo cominciare a vendere la nostra città nel modo migliore possibile, rendendola attraente ed appetibile. Solo così le nostre imprese potranno essere competitive e reggere la sfida del mercato”.

Valorizzare la città con eventi di grande richiamo e con un’offerta commerciale-ricettiva di alto profilo, modellata in relazione ai cambiamenti della società. Questa la direzione tracciata dal comitato dei 27 operatori del centro storico tutti presenti alla prima riunione, che hanno detto di voler puntare sulle cose che uniscono più su quelle che dividono la categoria. La prima pietra di un percorso condiviso che si pone l’ambizioso obbiettivo di costruire un “brand” Arezzo che passi necessariamente dall’organizzazione di eventi e iniziative che riescano a mobilitare il grande pubblico.

Solo così la città potrà farsi conoscere per le tante eccellenze che Arezzo può vantare, a cominciare dal tessuto commerciale e ricettivo presente nel territorio. Proprio per questo i commercianti del centro storico hanno deciso di mobilitarsi subito mettendo sul piatto una serie di iniziative concrete per promuovere dalle prossime settimane l’offerta commerciale e ricettiva.

Si comincia a dicembre con l’iniziativa natalizia “Shopping sotto la stella…cometa” che vedrà le attività del centro storico che se la sentiranno, stare aperte fino a mezzanotte per sfruttare la corsa al regalo nei due venerdì antecedenti al Natale, il 16 e il 23 dicembre. Due notti bianche dello shopping sull’esempio di quello che avviene in altre città come Modena e Mantova. Un fil rouge natalizio che leghi la più importante settimana dello shopping al serpentone delle attività del centro storico con la possibilità per tutte le imprese di veicolarsi come grande centro commerciale spontaneo. La decisione della doppia serata di shopping notturno sarà sottoposta ad una verifica delle disponibilità tra gli operatori e realizzata solo se raggiungerà un livello adeguato di partecipazione (la sensazione è che l’adesione necessaria e sufficiente ci sia).

Ma gli operatori non si sono fermati qui: allo studio una grande vetrina commerciale via web che metta in rete tutte le attività presenti nel centro storico per promuovere la migliore offerta commerciale possibile, sfruttando i canali digitali e i social network e un nuovo approccio relativo agli orari di apertura e chiusura, con maggiore elasticità nella chiusura pomeridiana e serale. In particolare il comitato è orientato verso l’orario continuato dei negozi, soprattutto in periodi particolarmente attrattivi per lo shopping come il Natale, pur nella consapevolezza che questo sacrificio comporta per dipendenti e titolari.

“Non possiamo pretendere di lottare contro gli outlet e i centri commerciali se non riusciamo a dare risposte adeguate e originali e pretendiamo di lavorare come abbiamo sempre lavorato in passato. Il mondo cambia e, piaccia o non piaccia, lo dobbiamo fare anche noi.”  L'ottica è quella della valorizzazione della città e non di parti della stessa. “Le due notti bianche dello shopping rappresentano un segnale forte e chiaro che la categoria lancia alla città – ha affermato Roberto Duranti, presidente dell’Associazione dei commercianti del Basso Corso – il terziario aretino è pronto a lanciare la propria sfida per un rilancio complessivo del sistema Arezzo, senza arroccarsi su posizioni conservatrici. Dobbiamo aprire le nostre vetrine cercando di veicolarci come grande centro commerciale spontaneo. Solo battendo questa strada e raccogliendo la sfida del cambiamento riusciremo a cavalcarlo”.

“La prima riunione del Comitato ha confermato il grande interesse degli operatori verso la costruzione di un percorso condiviso che porti alla valorizzazione della nostra città e di tutte le attività del terziario - ha affermato Anna Lapini, presidente di Terziario Donna Confcommercio e sempre più leader della categoria -Esistono le condizioni per contribuire allo sviluppo e alla crescita della città. A cominciare dalla predisposizione di un calendario di eventi e iniziative che possano mettere in vetrina Arezzo per tutto il 2012”.

Mantenendo fede a quanto detto nella prima riunione, non più di due eventi legati alla somministrazione nell’arco dell’anno, gli operatori hanno messo sul piatto degli eventi numerose iniziative che potrebbero rilanciare Arezzo. Tra le idee il rafforzamento del rapporto con Arezzo Fiere e Congressi per collegare l’attività fieristica al centro storico, in una sorta di grande connessione tra l’ex Centro Affari e la città. “Arezzo Fiere in town”, proposta lanciata nei giorni scorsi da Luigi Del Mecio, che ha incontrato subito l’interesse dei vertici dell’ente fieristico, dal neo presidente Andrea Sereni al direttore Raul Barbieri, ma soprattutto grande condivisione tra gli operatori del centro storico. Un’iniziativa che potrebbe prendere forma in concomitanza con i prossime eventi in programma nella sede fieristica, sullo stile di ciò che viene realizzato al Macef di Milano e alla settimana del design.

Grande interesse anche per il Festival internazionale del cinema di genere (horror, fantasy, erotico, ecc), che porti ad Arezzo i tanti appassionati e gli addetti ai lavori. Una kermesse tematica che valorizzi in particolare il centro storico attraverso la riscoperta di luoghi come il complesso del cinema Eden e l’Anfiteatro romano. Un evento che potrebbe rilanciare la città nel suo complesso e che si leghi ad iniziative culturali come l’apertura dei musei in tutta la città.

Ma anche una grande mostra-mercato dell’economia sostenibile che focalizzi l’attenzione sui temi del biologico, dell’etica e dei prodotti riciclabili, un vero business come dimostra Gorizia che ospita la più importante rassegna italiana di eco-sostenibilità.

E poi un Festival della lettura itinerante che valorizzi percorsi culturali nel centro storico cittadino, senza dimenticare l’importanza degli eventi sportivi, da sempre considerati come portatori di flussi turistici di grande rilievo. In questo senso si è pensato a due tipologie di iniziative: un evento legato alla corsa che riscopra le bellezze della nostra città e magari nei periodi invernali eventi sportivi al chiuso, da realizzarsi all’interno di Arezzo Fiere e Congressi, che possano richiamare importanti fette di mercato in settori trainanti, come l’equitazione.

Eventi da realizzarsi prevalentemente nella terza domenica del mese che rimane per gli operatori del centro storico la data naturale per lo svolgimento di iniziative di richiamo per il grande pubblico.“La terza domenica è lo sbocco naturale per questo tipo di iniziative che possono consentire ad Arezzo di imboccare la strada della promozione e della valorizzazione delle sue eccellenze” – ha affermato Anna Lapini, vice presidente di Confcommercio Arezzo che ha aperto e chiuso i lavori del Comitato – “Nessuna pretesa di imporre decisioni impegnative ed onerose a chi non se la sentisse ma l’ultima cosa che possiamo fare è impedire di mobilitarsi a chi vuole lavorare per la crescita e il rafforzamento della categoria. La parola d’ordine deve essere “promozione”, per legare quanto più possibile le iniziative per ricreare una forte identità di città, da troppo tempo perduta”.