Arezzo, 27 ottobre 2011 - Davide ha battuto Golia per mezza giornata. Poi il sasso lo ha tirato il gigante ed è bastato per riconquistare il primato. Fuor di metafora, è Teletruria, come era magari scontato, la Tv locale aretina che ottiene il punteggio più alto nell’assegnazione, ufficializzata ieri dal ministero dello sviluppo economico, dei canali del digitale terrestre. Gli unici che saranno visibili sui nostri televisori dal 14 novembre, la data del mitico switch-off, quella in cui si spengono i ripetitori dell’antica televisione analogica e si passa al nuovo sistema. A Golia segue appunto il David di Tele San Domenico, l’emittente della curia, che per una mattinata si era trasformata nella Tv locale più quotata dal ministero.

In serata il ministero ha diffuso anche la graduatoria per le posizioni delle singole emittenti nei tasti del telecomando: Teletruria è sempre in testa, addirittura la prima tv toscana, e spunta il tasto numero 10, subito dopo le emittenti nazionali. Tv 1 va al numero 14, mentre le altre staranno fra l'80 e il 90. Tele San Domenico all'86, Teletruria 2 (la vecchia 102 Tv) all'88, Arezzo Tv all'89, Valdarno Channel al 93, Linea Uno al 94
 
Rientrano nell’elenco dei concessionari dei canali diffusa ieri anche Arezzo Tv, gruppo Barbagli, e Tv1, l’emittente montevarchina della famiglia Marziali. Non ce la fanno invece Linea Uno, unica televisione della Valdichiana, con studi a Castiglion Fiorentino, Valdarno Channel, altra emittente, più giovane, di Montevarchi, e Tevere Tv, che trasmette da Città di Castello ma è in pratica l’emittente di riferimento per Sansepolcro e gran parte della Valtiberina. Non significa però che si spegnerà il segnale. Qualcuna delle Tv escluse spera ancora in una sanatoria in extremis che la faccia rientrare nella lista dei concessionari. Gli altri diventeranno, come prevede la legge, fornitori di servizi, televisioni cioè che affittano un canale di digitale terrestre da chi ha avuto la concessione e continuano regolarmente le tramissioni. E’ il caso, ad esempio, di Valdarno Channel, di cui è praticamente sicuro che otterrà una frequenza da Teletruria (a pagamento, ovviamente) e di Tevere Tv, che se non divenisse concessionaria in Umbria, dove pure è in corsa (risultati nei prossimi giorni) andrebbe avanti grazie a un canale messo a disposizione da un accordo con Tele San Domenico. Un quadro già abbastanza definito (ma si parla ancora di ricorsi possibili e già per oggi è in programma a Roma una riunione dell’Aeranti-Corallo, associazione delle Tv locali), giunto al termine di una giornata frenetica.

Si parte di buon mattino. Dalla lettura della Nazione, che ha in anteprima l’elenco dei promossi, e da quella del sito istituzionale del ministero, con tutti i dati Tv per Tv. La sorpresa non è tanto che il primo raggruppamento, dopo le televisioni regionali, sia quello delle emittenti cattoliche di cui fa parte anche Tele San Domenico, ma che la tv della curia sia in testa anche singolarmente, con un punteggio di 10,3 contro i 10,2 di Teletruria e gli 8,7 di Arezzo Tv, che però sta all’interno di un’associazione al 17° posto, contro il 18° e ultimo di quello della televisione con la chimera. Sorpresa e sconcerto. Come può Teletruria, indubbiamente la prima emittente aretina per ascolti e tutti gli altri parametri, essere nella quarta, e ultima posizione utile, fra le televisioni aretine? Un’occhiata ai singoli dati e le perplessità crescono.
 
L’emittente di Ceciliano che ha 22 dipendenti (fra cui poco meno di dieci giornalisti professionisti) ha punteggio zero per il personale e poco sopra lo zero per il patrimonio. Tele San Domenico, invece, viene trascinata verso l’alto dalla capofila del fronte cattolica, Tv Libera. e anche Arezzo Tv si giova del punteggio della sua capolista, La 8. All’ora di pranzo Gianfranco Duranti, direttore di Teletruria, commenta perplesso: «Faremo verificare dai nostri legali». Infatti nel pomeriggio arriva l’errata corrige del ministero. La cifra per il personale della Chimera passa da 0 a 19 e spiccioli, il massimo in Toscana con Telegranducato. Il che basta a farne la capofila del suo raggruppamento al posto di Tele Prato e a riportarla al 14° posto regionale, primo locale. Le altre posizioni restano immutate. Alessandra Barbagli commenta soddisfatta per Arezzo Tv, il Vescovo è felicissimo per la sua emittente, così come Gianni Marziali per Tv 1, tutte le ammesse. Gli altri restano in posizione di attesa. Gianluca Vanni, direttore di Linea Uno spera «di rientrare anche da diciannovesimo, con un allargamento delle concessioni». Uno degli scenari ancora sul tavolo. «Altrimenti - dice - ci assoceremo a qualche concessionario». Idem dicasi per Giampaolo Mercati di Tevere Tv.

Comunque sia, sono affari interni di un ambiente sempre effervescente come quello delle televisioni locali. Quello che conta per il telespettatore aretino che dopo lo switch off di novembre continuerà a vedere tutte le Tv che vede già adesso. Nessuno molla, nessuno si rassegna allo schermo nero. E già si prepara la prossima mossa, quella per la posizione nel telecomando. Che conta eccome. Perchè le dieci tv migliori andranno fra il 10° e il 19° posto, le mediane fra il 70° e l’80°, le altre oltre il 200°. Altro che se pesa nelle scelte di un utente conservatore come quello italiano in genere e aretino in particolare. Teleturia spera in un tasto fra le prime dieci, ma di questi tempi chi è che si azzarda a fare pronostici?