Arezzo, 24 settembre 2011 - E' stata effettuata oggi l'autopsia sul corpo di Rodolfo Moncini, disposta dal pm Elisabetta Iannelli, che conduce le indagini sull'incidente di caccia avvenuto nei boschi di Monte Petrognano, alle porte di Arezzo.
 
L'esame è stato affidato all'equipe dell'istituto di medicina legale dell'Università di Siena e servirà a far chiarezza sulla dinamica dell'incidente.. I risultati, anche se ci vorranno sessanta giorni per avere le risposte definitive, confermerebbero che Moncini è morto sul colpo, vittima di un proiettile che dalla spalla gli ha trapassato il torace. Ora la famiglia potrà seppellirlo.

Un colpo di fucile, di quelli che risuonano in queste ore nei boschi e nelle campagne aretine, da quando domenica la caccia ha lanciato la nuova stagione venatoria. Un colpo di fucile e un corpo che cade. Morto. E' il primo incidente di caccia della stagione ed è anche un incidente mortale.

Nei boschi intorno a Montepetrognano, nella zona tra Ponte alla Chiassa e Quarata: la località esatta si chiama Il Ronco, un'area intricata nella quale sono arrivati i mezzi di soccorso, la polizia, i vigili del fuoco e gli uomini del Corpo Forestale dello Stato.

La vittima si chiamava Rodolfo Moncini, aveva 54 anni.
Lascia la moglie e un figlio di 19 anni. La sua identita' e' stata ricostruita grazie al libretto di circolazione dell'auto e alla matricola del fucile. E'stato colpito in pieno petto da un collega amico cacciatore di 72 anni, che abita nelle vicinanze, che, con tutta probabilità, credeva di aver individuato una preda, ha premuto il grilletto: ma il proiettile ha colpito in pieno Moncini, che si è accasciato tra l'erba e le frasche della zona boscosa. Senza vita.