Arezzo, 21 agosto 2011 - Davanti c'è  scritto entrata ma è come se ci avessero scolpito «pussa via». Perché lì dentro non ci entrano. Neanche per sbaglio. Neanche, come dicevano le ragazze una volta ai maschi più sfigati, se tu fossi l’ultimo parcheggio sulla terra. Il Mecenate non ingrana. E’ rimasto lì, imballato sotto il sole di agosto: non riesce neanche a tenere la minima, perché per gran parte della giornata ci sono a tenersi compagnia solo due auto dell’Atam.
 
Tra l’altro utilitarie, da sole non riempiono l’intera piazzola. Le attenuanti sono note e tutte valide: agosto, esodo, ridda di parcheggi vuoti intorno. Ma la preoccupazione diventa palpabile. Quella struttura è costata quattro milioni di euro, che non sono bruscolini, specie di questi tempi. E l’incubo del Baldaccio resta appollaiato sulla spalliera, come il gufo di Panariello.

E la preoccupazione c’è anche all’interno di Atam. Della questione si è parlato anche nell’ultimo consiglio d’amministrazione, in pieno agosto,. E comincia a farsi strada l’intenzione di rompere gli indugi.
Intanto ripartire a settembre con una decente campagna promozionale. Prima di evitarlo, bisognerebbe conoscerlo: sapere che c’è, ad esempio. E per ora lo si conosce poco. Va completata anche tutta la cartellonistica di riferimento, tanto per essere dolcemente guidati nel traffico fino al cartello «entrata».

Poi la linea che sta emergendo è giocare il tutto per tutto sugli abbonamenti. L’impressione è che, eccezioni a parte, per ora di utenti volanti e occasionali ne arriveranno pochi, se non per i grabndi eventi a ridosso (Mestolo, Mercato Internazionale). Quindi? Sotto con i prezzi stracciati.

Il più stracciato di tutto resta l’abbonamento per i pendolari: 18 euro. Pochi ma non è detto bastino. E’ vero che i passeggeri dei treni stanno chiedendo informazioni all’Atam point. Ma tanti altri si rivolgono a noi per capire dove diavolo possano trovare posti gratuiti, quelli sui quali hanno contato fino all’apertura del cantiere di via Mecenate. Come dire: lì gratis sì, lì a pagamento no.

Poi sono in corso convenzioni con associazioni, enti, banche, uffici. Dai commercianti ali artigiani a singole realtà.
L’offerta che l’Atam fa è concorrenziale: parcheggio mensile illimitato a 30 euro. Circa. La cifra è ancora da dettagliare, ma è quella più probabile: in pratica si posiziona tra i 18 dei pendolari e i 50 dell’abbonamento normale, diurno. Poco sopra i 25 euro dell’abbonamento notturno.

Una soluzione che fa effetto per chi sfiori, sotto la luna, la struttura: che si conferma di qualità e perfino gradevole ma proprio vuota in ogni ordine di posti. Trenta di quei posti li ha già prenotati una banca, forse per evitare di stamparsi non sul cartello «entrata» ma sul «tutto esaurito». Poi è in vista un accordo con la Fiera. Perché il piano terra del Mecenate è forse l’unico spazio nel quale possano entrare i furgoni della merce pur rimanendo al coperto e quindi più protetti. L’utilizzo in quel caso sarebbe ridotto, 12 weekend all’anno, 24 giorni in tutto.

Da qui la scelta della tariffa: probabilmente intorno ai 25-30 euro. Un vantaggio lo porterebbe: allentare la pressione su via Pietri e, domani, sul nuovo parcheggio della Catona. E i singoli utenti? La parola d’ordine è chiara: andare verso la pedonalizzazione del centro. E’ la linea annunciata dal sindaco Fanfani proprio su queste colonne: e che in giunta sta trovando un’accelerazione.
 
La condizione, certo, era un’altra area di sosta assolutamete centrale. Non lo è il San Donato, in costruzione, non lo è quella al tribunale, più lontana del Mecenate. Facciamo senza e intanto cominciamo? Il dubbio tiene banco da anni. Ma ora in più c’è un pungolo a tre piani, piazzato proprio sulle terga della città.