Arezzo, 12 luglio 2011 - C’è la città d’inverno, quella dove dopo il coprifuoco delle venti non trovi un passante che non sia un eccentrico o un nottambulo, e c’è la città d’estate che è tutto un altro mondo. E’ così ovunque, d’accordo, ma a vederla questa Arezzo by night che esplode nelle serate estive ti si allarga il cuore. Perchè è come se un popolo di ex spettri d’improvviso si ridestasse alla vita e anzi invadesse gli spazi negletti per mesi, quasi a riappropriarsene.

E’ bella questa città di notte. E’ bella nel suo salotto di San Francesco, che mai come quest’anno ha preso un aspetto pittoresco, fra i tavolini che occupano gran parte della piazza e la mole della chiesa che incombe. E’ bella Sant’Agostino, questa piazza cui i lavori di restauro hanno tolto quell’aura di intrighi e affari loschi che aveva in precedenza, quando era il luogo per eccellenza dello spaccio, è bello il primo accenno di boulevard che, per carità, non è mica via Veneto, ma comincia a essere una gradevole prospettiva di passeggio e di happening per una città di provincia.

Ma soprattutto è un’Arezzo che riscopre angoli spesso negletti. Che dire delle traverse del Corso, in particolare di via de’ Redi e via de’ Cenci trasformate in strade della movida, dove ci si addentra fra un tavolino da bar, una poltrona da cocktail e un ristorantino? Cercano un loro spazio persino angoli trascurati come i portici di via Cavour O LA piazzetta sopra i Ponti, un altro ex punto di smistamento della droga dove adesso invece si va a tirar tardi in qualche locale. Per non parlare del fenomeno dell’anno, ossia la vecchia, gloriosa Arena Eden, anch’essa trasformata in una piccola capitale della notte.

Una festa cui mancano le solite cenerentole. E se la Badia sta già muovendo i primi passi, resta ancora indietro piazza Grande. Sì, ci sono i ristoranti dove è gradevole cenare sotto le Logge, ma il tono complessivo è ancora dimesso.
E quello, il tono, lo dà prima dei monumenti la gente, la gente che si muove, la gente che ha voglia di divertirsi, di svagarsi, di ritrovarsi. Come non accadeva in passato, quando già luglio era mese di grande fuga verso le vacanze. Ora si va meno in ferie, ma in complesso la sera si esce molto di più.

Chi l’ha detto, in fondo, che per trovare l’atmosfera giusta bisogna andare altrove? E dove, poi, si può scoprire una città che garantisca lo stesso mix di antico e moderno? Praga magica, scriveva un grande critico. Qui non siamo a Praga, è ovvio, ma un pizzico di magia c’è lo stesso.