Grosseto, 8 luglio 2011 - L’hanno cercato per ore, sui fondali di Campese. La moglie si era rivolta alla Guardia costiera martedì sera, allarmata perché non era tornato a casa dopo l’immersione pomeridiana. Finché ieri mattina, poco dopo le 8, alcuni sommozzatori di un «diving center» privato hanno ritrovato il corpo a dieci metri di profondità. Il corpo di Fabiano Nosi, 38 anni, medico radiologo di Montevarchi.

Era in vacanza all’isola del Giglio da qualche giorno, assieme alla moglie e ai due figli: due bimbi di 2 e 4 anni. Presto la famiglia sarebbe aumentata: la moglie era incinta. E avevano scelto le acque limpide e le spiagge incantevoli del Giglio per trascorrere qualche giorno di vacanza: un luogo adatto anche per le immersioni, la passione del giovane medico.

E alla sua passione non ha rinunciato. Anche se, come ha rivelato la moglie, «non era allenato come in altre occasioni».  Ma l’ultima immersione gli è stata fatale. Fabiano Nosi si è immerso in apnea nel primo pomeriggio di martedì: aveva la mascherina e la muta da sub, ma senza bombole. La moglie e i due bambini sono rimasti nella casa affittata per le vacanze al Campese, il medico si è diretto verso la spiaggia e i faraglioni della baia, pronto per affrontare i fondali e le acque di quello scorcio dell’isola.

Un saluto alla moglie: senza che il destino gli desse il tempo di sapere che sarebbe stato l’ultimo. E via. Via verso quel mare,. via verso quei fondali che lo attraevano da sempre.
Fondali che tutti sanno essere particolarmente insidiosi, con acqua fredda e correnti forti. E l’ultimo ad averlo visto è stato un bagnante, intorno alle 17: era seduto su uno scoglio, nelle acque antistanti Punta Faraglioni. Poi, Fabiano Nosi è sparito.

E non è più tornato a casa. Le ricerche hanno mobilitato gli uomini della Guardia costiera di Porto Santo Stefano (con motovedette e un elicottero) assieme agli operatori della Misericordia del Giglio, della Croce rossa e dell’Asl. Ricerche accurate, incessanti, nella speranza di un esito positivo.

Le ricerche sono state sospese durante la notte, ma sono riprese all’alba: poco dopo le 8, ieri mattina, ogni speranza è svanita. Il corpo di Fabiano Nosi è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Orbetello e sottoposto a un esame necroscopico: i primi accertamenti del medico legale hanno escluso ferite, dunque il sub non è morto per l’impatto contro un’elica o contro una barca, mentre l’ipotesi più probabile è che sia stato colpito da un malore, un’embolia oppure un infarto.

Sul corpo dell’uomo solo alcuni graffi al viso e al collo, forse procurati dalle correnti e dall’impatto contro gli scogli del fondale marino. Segni che non fanno immaginare nessuno scenario diverso da quello pressoché certo: il malore che ti coglie all’improvviso e ti porta via.

All'obitorio c’erano la moglie, la madre e la sorella di Fabiano Nosi: ai bambini, invece, è stato risparmiato lo strazio. «Siamo al Giglio da pochi giorni — ha detto la moglie agli uomini della Guardia costiera — ma Fabiano non ha rinunciato a immergersi. Però non era allenato come in altre occasioni».
Ai familiari non resta che attendere il nullaosta dell’autorità giudiziaria per organizzare il ritorno a casa. La salma potrebbe essere trasferita a Montevarchi già questa mattina.