Castiglion Fiorentino - 23 maggio 2011 Ha finito di lottare. O forse coscientemente non aveva mai neanche iniziato. Perché Enkeleda Mara era uscita dal terribile incidente della Nave in fin di vita. E i soccorritori se ne erano accorti subito. Tanto da allertare il Pegaso, tanto da provare a bruciare le tappe in un disperato tentativo di soccorrerla.

Poi ieri la resa. Enkeleda è morta. 39 anni, madre di due bambini che freqentano entrambi le medie di Castiglion Fiorentino, sposata: albanese di origine ma da dieci anni residente da queste parti. Perfettamente inserita, lì dove solo un destino maledetto avrebbe potuto strapparle le sue certezze,

E' morta all'ospedale Le Scotte di Siena, dove il Pegaso l'aveva trasferita pochi minuti dopo l'incidente. Immediatamente ricoverata in rianimazione , intorno a lei i medici che da quel momento non l'hanno più mollata nel tentativo di strapparla alla morte. Fino ad un intervento chirurgico che, anche se in proposito mancano ancora conferme, sarebbe avvenuto nel corso della notte.

Enkeleda lavorava per una cooperativa, «Work 2000», di Castiglion Fiorentino, quindi particolarmente specializzata sul settore sociale. Al momento dell'incidente stava tornando a casa. Anzi, c'era quasi arrivata. Prima che una «mano» misteriosa la afferrasse. La sua macchina, una Fiat Punto, è sbandata: lei ne ha perso il controllo, c'è stato un testacoda, poi si è abbattua come una freccia sulla spalletta di un ponte

Un impatto devastante, fonte di gravissime lesioni interne. La notizia è rimbalzata presto fino a Castiglion Fiorentino: un lutto collettivo. E insieme il brivido che ormai accompagna tutti gli incidenti gravissimi che segnano la ex statale 71. Le dinamiche cambiano, le responsabilità pure: ma resta la sensazione intollerabile di una strada della morte i cui pericoli nessuno finora è mai riuscito a domare.