Arezzo, 17 maggio 2011 - È stata la giornata del ricordo e del dolore quella di oggi. Dolore per la scomparsa di Stefano Baldi, il consigliere comunale morto lo scorso 14 maggio a seguito di un terribile incidente. Le commemorazioni sono iniziate stamattina alle 10 nell'aula del consiglio comunale. Il sindaco Fanfani e il consigliere Matteucci non sono riusciti a trattenere le lacrime di fronte al feretro di Baldi.

La commemorazione ufficiale è stata aperta dal Presidente del Consiglio Giuseppe Caroti: "mai avrei pensato di dover terminare il mio mandato con questa cerimonia. L'Ufficio lo ricorda come uno dei consiglieri più attivi, sempre presente e attento a tutte le questioni amministrative. Ringrazio i consiglieri e i cittadini che nelle giornate di ieri hanno seguito i risultati elettorali con la doverosa attenzione alla camera ardente che è stata allestita nella sala consiliare".

E' stato quindi l'amico Giuseppe Matteucci a ricordare Stefano Baldi: "è stato molti anni in Consiglio ed ha visto che aveva due grandi amori: la mamma, che purtroppo aveva perduto poche settimane fa, e Fiorella. E poi la politica: in una sola settimana era riuscito ad organizzare e presentare una lista per le elezioni amministrative. Una cosa che non sarebbe riuscita nemmeno ad un partito organizzato. Quando ci siamo visti per l'ultima volta mi disse: bisogna correre, è l'ultima settimana".

Il sindaco Fanfani ha sottolineato come "la perdita di una persona cara sia un dramma infinito per i parenti e gli amici e come, di fronte al dramma dell'essere, le parole finiscano per essere sempre le stesse. Stefano ci ha lasciato troppo presto. L'avevo sentito solo un'ora prima dell'incidente ed aveva l'entusiasmo di sempre. Il suo era una carattere molto diverso dal mio ma avevamo deciso di fare un pezzo di strada insieme, proprio in queste elezioni. E se ieri ho vinto, lo devo anche a lui. Stefano era in grado di comunicare sempre una grande gioia di vivere e di questo gli sono e gli sarò grato. Ho preso una rosa dal suo cuscino e la conserverò nel mio cammino".

La commemorazione si è conclusa con la lettura di una poesia, scelta da Fiorella, la compagna di Stefano.

Conclusa la cerimonia in comune, il feretro è stato quindi portato in Cattedrale per la santa messa. Qui, a celebrare l'ultimo saluto, c'era don Roberto Mugnai, parroco di Quarata nonché cugino di Baldi, il quale ha voluto ricordare l'estremo gesto di generosità compiuto dal consigliere, che ha donato gli organi aiutando così a vivere altre persone. La bara è stata poi portata a spalla dai ragazzi del Free Basket, società di cui era presidente, e infine il corteo funebre ha raggiunto il cimitero dove Stefano Baldi è stato tumulato.