Arezzo, 12 aprile 2011 - Si apre con la sorpresa il processo dell'anno, quello per il reato di disastro ambientale di cui il principale imputato è Sergio Squarcialupi, patron della Chimet. Il tribunale, infatti, presieduto da Mauro Bilancetti, accoglie l'eccezione preliminare sollevata dall'avvocato Roberto Alboni, difensore di Squarcialupi e della figlia Maria Cristina. Vengono dunque esclusi dal fascicolo del dibattimento gli atti relativi alle due consulenze nate dal primo blitz alla Chimet, quelle del 20 ottobre 2008.

 

Le analisi che evidenziavano pesanti sforamenti nei livelli dei metalli pesanti (ma la Chimet ha sempre contestato) non potranno dunque essere utilizzate nel corso del processo come fonte di prova autonoma. Il che rende molto più difficile il lavoro del Pm Roberto Rossi, che adesso dovrà lavorare di fino per recuperare in altre forme gli esiti degli esami. Alla base della decisione, giunta dopo una camera di consiglio durata oltre tre ore, c'è un difetto nelle notifiche dalla procura agli avvocati.

 

Il collegio ha poi rinviato il processo al 15 novembre, prima data utile dati gli impegni dei giudici e degli avvocati. Il dibattimento entrerà nel vivo solo ad autunno inoltrato, anche se la decisione di ieri aggiunge sale alle udienze e dà molto ottimismo alla difesa Squarcialupi, che è il principale imputato ma non l'unico. Con lui, ci sono il sindaco di Civitella Massimiliano Dindalini, che ieri all'udienza non si è fatto vedere, due funzionari dell'Arpat (come Dindalini accusati di omissione di atti d'ufficio) e un dirigente della Provincia, Patrizio Lucci, cui si contesta l'abuso d'ufficio.

 

Squarcialupi è rimasto in aula per gran parte della mattinata, a fianco dei suoi avvocati Roberto Alboni e Silvia Bondi. Non c'era invece l'altro difensore, il principe del foro romano Franco Coppi, già legale di Andreotti nei processi per mafia, che verrà ad Arezzo per le udienze dell'autunno. Il patron si è allontanato solo all'ora di pranzo, prima che i giudici uscissero dalla camera di consiglio con la decisione che gli è favorevole. Accolta anche la richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Civitella (ma non contro il sindaco Dindalini), respinta quelle del Wwf e del comitato salute e ambiente.