Arezzo, 24 marzo 2011 - Avevano promesso tempi brevi e così è stato, la data è stata rispetta e, con la puntualità di un orologio svizzero, i commissari straordinari di Eutelia hanno presentato in tribunale il bando di cessione della società: 57 pagine comprensive di una dettagliata relazione sulle vicende gestionali dell’azienda, gli asset posti in vendita e un quadro delle possibilità offerte ai potenziali acquirenti, che dovranno sborsare una gran quantità di soldi, ma porteranno a casa un 'gioiello' capace di produrre reddito, sviluppo e occupazione.

Il pacchetto posto in vendita comprende le partecipazioni di controllo Eunics Lab, il settore telecomunicazioni e l’immobile di via Bona a Roma, non fanno parte invece del programma di cessione una serie di società partecipate (sono sei), considerate non funzionali alla prosecuzione dell’esercizio d’impresa. Ma non è detto che il futuro compratore sia interessato all’intera struttura, potrebbero affacciarsi alla ribalta più operatori o più catene. I tre commissari, professoressa Daniela Saitta, avvocato Francesca Pace e dottor Gianluca Vidal, hanno ipotizzato infatti tre scenari: la cessione unitaria dell’intero complesso aziendale; la cessione dei singoli rami (ramo Difesa e ramo Telecomunicazioni), ovviamente questa soluzione comporterebbe minori impegni economici per gli interessati; infine la suddivisione in lotti del ramo telecomunicazioni.

Nel banco dei commissari c’è, insomma, una soluzione 'spezzatino', attraverso la quale è possibile fare acquisti per singoli settori di attività. Una soluzione, questa che gli operatori del settore ritengono poco credibile. Per accelerare i processi di vendita, la procedura prevede prima una manifestazione di interesse da parte dei soggetti o gruppi interessati, la valutazione delle proposte, la presentazione di un’offerta irrevocabile e la stesura di un disciplinare di gara definitivo.


Prezzo offerto per l’acquisto, modalità di pagamento e garanzie, piano industriale e piano finanziario, mantenimento dei livelli occupazionali sono gli elementi che determineranno i criteri di scelta, a cui si atterranno i tre commissari. Fin qui, le dettagliate procedure e i meccanismi, che garantiscono il massimo di trasparenza all’intera operazione, la cui rilevanza per il territorio aretino è stata confermata a più riprese: sono in gioco, si rileva dalla stessa relazione dei commissari, 415 posti di lavoro distribuiti fra le sedi di Arezzo, Milano, Torino e Avellino e le potenzialità collegate ad una rete proprietaria di 14 mila chilometri. Nei primi sei mesi dello scorso anno, l’azienda ha prodotto un fatturato Tlc di 74,8 milioni di euro, mentre quello del business Difesa (Eunics Lab) è risultato di 1,7 milioni.


È chiaro che la competizione, che richiamerà al nastro di partenza i gruppi nazionali più agguerriti, si giocherà a suon di milioni, ma attenzione. Per il momento è ufficialmente scesa in campo soltanto la componente imprenditoriale che fa capo alla cordata 'Piero della Francesca', decisa a stanziare 100 milioni di euro per l’acquisto e una serie di investimenti, destinati a far crescere Eutelia e garantire l’offerta di nuovi servizi. E’ attorno a questa eventualità che si è concentrata la massima attenzione da parte delle componenti economiche e sindacali del territorio, anche a seguito dei contatti che Mark De Simone e Piergiorgio Rossi ha avuto con i vertici degli enti locali.

Alla competizione pare interessata, ma in questo caso non ci sono conferme da parte della società, anche Almaviva. Una cosa è certa, i pezzi da novanta, quelli che sono stati fino ad ora alla finestra, ma sono desiderosi di soddisfare i loro appetiti imprenditoriali, si affacceranno in via Calamandrei soltanto nelle prossime ore per acquisire tutti i dettagli possibili sull’operazione. Sarà questo il fischio d’inizio della partita.