Arezzo, 2 marzo 2011 - Se si accendessero tutti insieme non volerebbe più una mosca. Ma sono spenti e le mosche volano. E con le mosche le auto, che sfrecciano a loro piacimento per le strade. Di tutto hanno paura: meno degli autovelox. Che ci sono ma sono tutti spenti. Niente in Casentino, che ne era styrapieno, niente nelle altre vallate.Di 59 ne restano accesi due. Due 'gemellini', che si tengono compagnia su viale don Minzoni. Degli altri è rimasta solo la cabina. Che basta, spesso, a frenare i bollenti spiriti degli automobilisti: ma è davvero solo una cabina. Un paradosso, un caso quasi unico in Italia.


Di certo siamo i fanalini di coda in Toscana negli strumenti di controllo del traffico a distanza. Firenze, che ne aveva 319, è scesa a 135, dopo che il Prefetto ne ha fatto rivedere la mappa. Il nostro ex Prefetto, Salvatore Montanaro, ne ha spenti 56. Lasciando solo i due 'gemellini' e quello sul raccordo. Che poi è stato disattivato.
Motivo? La riforma del codice della strada, che impone passi un chilometro dal cartello che fissa il nuovo limite di velocità. E a S.Giuliano di metri ne passano pochini. La riforma è di luglio, l’autovelox è stato spento il 29 dicembre.
 

"Sembrava — spiega la comandante della polizia municipale Valeria Meloncelli — che dovesse arrivare un decreto interpretativo: poi a dicembre hanno chiarito che non ce n’era bisogno". I tre autovelox di multe ne hanno fatte 7307 nel 2010, anche con l’aiuto di qualche laser, e oltre 9000 nel 2009. Il 40% sul raccordo. Che ora sarò riacceso. Non al limite di 60 chilometri orari ma a 80, spostandolo di 300 metri verso il Casello. Ma il nostro record non sarà intaccato. Basta viaggiare in auto. Se sei in Valdarno superi il confine e ti ritrovi dieci autovelox incollati addosso solo nel territorio di Figline, sette attivi da gennaio. Se sei in Casentino e svalichi eccotene altrettanti verso Pontassieve, Dicomano o Rufina. Se sei in Valdichiana va un po’ meglio: ma ce ne sono comunque sempre sei nel senese. E poi una dozzina a Perugia, 16 a Pistoia, 40 a Pisa.


Un plotone di esecuzione, ma con licenza di 'sparare' solo fuori della provincia. Immune, almeno per ora. E in un quadro frastagliato. Gli automobilisti, è chiaro, esultano, sia pur senza farsi notare. Ma non tutti sono d’accordo. Sindaci favorevoli ce ne sono. La Provincia medita di rimetterli. E certe zone l’autovelox lo sognano. "Noi — spiega il presidente della circoscrizione di Rigutino Matteo Dottorini — ne avevamo uno a Policiano: non faceva cassa, ma era davanti ad una scuola e dava sicurezza". Per non dire di Rigutino.

 "Investono tre persone al giorno, qualcosa dovrà essere fatto". I favorevoli e i contrari si sprecano. Certi numeri, è chiaro, nessuno li rimpiange. Come le 8593 multe del 2008 solo ad Arezzo, 3574 da uno dei gemelli di viale Don Minzoni. Altri rimpiangono le spese: le 12 postazioni aretine sono costate trecentomila euro.  Ma allora erano in regola e nessuno immaginava potessero essere spente. Un duello tornato in consiglio comunale, in un botta e risposta tra Francesco Macrì e l’assessore Giustini. Che dalla sua assicura la riaccensione dell’autovelox perduto sul raccordo. "Ha contribuito a ridurre gli incidenti in una zona critica". I lavori sono imminenti, d’estate sarà pronto. Pronto per la stagione delle ferie. E anche quella delle mosche.