Arezzo, 29 gennaio 2011 - Stavolta il pugno di ferro di Fanfani si abbatte davvero (e non solo a parole) sul mercato del sesso a pagamento. Ci eravamo abituati, da qualche anno a questa parte, a fare i conti con il triste spettacolo di ragazze intente a prostituirsi a qualsiasi ora. Una situazione che è sembrata andare fuori controllo negli ultimi tempi, quando era possibile incontrare le schiave del sesso e i loro sfruttatori anche mentre si era intenti a fare la spesa in pieno giorno.

Ieri, però, è arrivato il giro di vite su chi esercita la prosituzione e sui loro clienti. È stata firmata, infatti, dal sindaco Giuseppe Fanfani e dal comandante della Polizia Municipale, Valeria Meloncelli, l’ormai celeberrima ordinanza « recante misure di contrasto al fenomeno della prostituzione» La sigla è arrivata nel pomeriggio, davanti ai giornalisti, dopo che in mattinata Fanfani aveva ottenuto lo scontato vi libera del comitato per l’ordine pubblico riunito in prefettura.

E’immediatamente esecutiva e sarà affissa lunedì all’Albo Pretorio mentre i controlli, ha specificato la comandante Meloncelli, scatteranno entro una settimana, al massimo dieci giorni.  Sulla base di quanto disposto nell’ordinanza sarà, dunque, vietato esercitare la prostituzione in qualsiasi modo - quindi compresa la sosta, l’appostamento, l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi - in luogo pubblico o aperto al pubblico.

Più nel dettaglio, non si potrà esercitare nel centro abitato della città e delle sue frazioni, nelle zone sedi di attività produttive o commerciali, lungo le strade di qualsiasi tipo, se dalle case o da chi vi transiti con qualunque mezzo sia possibile scorgere chi esercita il meretricio. Tra i divieti in vigore dalla prossima settimana ci sarà anche quello di contrattare o concordare la prestazione, tenere comportamenti che per l’atteggiamento o l’abbigliamento manifestino inequivocabilmente l’intenzione di adescare o esercitare l’attività di prostituzione, oppure offendere la pubblica decenza. Infine, viola le disposizioni dell’ordinanza anche chi accolga sulla sua auto una o più prostitute.
 

Deputato a far rispettare le disposizioni appena enunciate sarà il corpo di Polizia Municipale, in concorso con tutte le forze di polizia operanti sul territorio. Allo scopo, il comando di PM sta lavorando sulla prospettiva di prolungare l’orario di pattugliamento notturno, che oggi termina intorno all’una. Chi esercita il mestiere più antico del mondo e chi si avvale di tale prestazione si vedrà toccato nel portafoglio: la violazione di ogni singola disposizione comporta, infatti, una pena pecuniaria di trecento euro. In caso di ricorso, l’ autorità competente è il Sindaco, sulla base dei nuovi poteri attribuitigli in materia di ordine pubblico, in forza delle nuove disposizioni vigenti in Italia.

«Il sistema sanzionatorio – ha precisato Fanfani - serve a consentire l’intervento delle forze dell’ordine. La prostituzione, infatti, nel nostro ordinamento è un’attività tollerata e quindi le forze di polizia non avrebbero avuto modo di entrare in azione». La ratio sottesa all’emanazione dell’ordinanza è quella di salvaguardare la sicurezza dei cittadini, il decoro urbano e cercare di porre un argine allo sfruttamento delle donne. L’ordinanza era pronta ormai da tempo ma, ha ribadito Fanfani, ma era necessario attendere che fosse nominato il nuovo Prefetto.
 

«Il fenomeno della prostituzione ha ormai superato, anche nella nostra realtà, la soglia della pericolosità - ha continuato il primo cittadino - è controllato dalla malavita, ha per oggetto lo sfruttamento sessuale di ragazze giovanissime e contribuisce ad alimentare ulteriore fenomeni di grave criminalità. Nella nostra città uccisioni e accoltellamenti per questioni legate alla prostituzione non si erano mai visti, invece negli ultimi tempi abbiamo avuto due episodi a brevissima distanza.

Manca una legge nazionale che regoli il fenomeno: in oltre mezzo secolo, dall’entrata in vigore della legge Merlin, il Parlamento, non ha mai avuto il coraggio di legiferare in questa materia. Le azioni di contenimento sono quindi sostanzialmente legate al lavoro delle forze dell’ordine che nella nostra città operano con grande professionalità, come dimostra anche la recente operazione della Questura. Vorrei ringraziare ancora una volta il Prefetto e a tutte le forze di polizia, cui va il ringraziamento non solo del Comune ma dell’intera città».