Arezzo, 21 ottobre 2010 - "I fatti di cronaca nera che sono successi la notte di martedì nelle immediate periferie della citta, rendono necessaria una condanna netta e senza equivoci da parte nostra, di tutti i fatti di criminalità che vedono coinvolti nostri connazionali.'' Sono le affermazioni delle associazioni degli albanesi e dei romeni (Rat e Dacii) inviate attraverso un comunicato congiunto.


''Riteniamo - prosegue la nota - che la sicurezza dei cittadini tutti, sia una delle basi della convivenza civile. Nel condannare senza esitazione questi fatti, vogliamo ribadire ancora una volta che si tratta di minoranze esigue che con i loro comportamenti criminali infangano, soprattutto, anche le migliaia di connazionali che lavorano, studiano e vivono onestamente nel nostro territorio. Siamo fiduciosi che le forze dell'ordine riusciranno, con la professionalità e la correttezza che li contraddistingue, a mettere davanti alla giustizia i responsabili, e nello stesso tempo ci auguriamo che la giustizia italiana possa fare il suo corso".

 

"Le nostre due comunità - scrivono Rat e Dacii - hanno sempre collaborato tra di loro sia nel mondo dell'associazionismo, attraverso la realizzazioni di progetti comuni, cosi anche sul piano privato. Sono moltissime le unioni in matrimoni misti tra i cittadini e le cittadine dei due paesi. Vogliamo ribadire con forza che la violenza non ci appartiene e non fa parte della nostra cultura. Non dobbiamo confondere i criminali, che ci sono in tutti i paesi del mondo, con la stragrande maggioranza delle persone che compongono una comunità nazionale".

 

"Le nostre comunità faranno ancora di più sul territorio per permettere una conoscenza migliore, e una collaborazione fattiva che cerchi di istaurare un clima di fiducia e rispetto reciproco''.