Il racconto della malattia per metabolizzare il percorso di cura

Sabato Lucia Benetti presenta il suo libro, “048”. Il titolo rappresenta il codice di esenzione della patologia. L’importante ruolo della Medicina Narrativa

Lucia Benetti

Lucia Benetti

Arezzo, 6 febbraio 2018 - “Zero quarantotto virgola centocinquantatre. È il codice esenzione della mia patologia. Sono una paziente oncologica non più alla ricerca di chi mi può curare – gli ottimi oncologi che mi hanno presa per mano, fortunatamente li ho accanto - ma di chi mi possa ascoltare. Perché sono corpo, ma anche cuore e anima”. E’ il racconto di una vita vissuta in prima persona, quello che si ritrova nel libro “048” che l’autrice, Lucia Benetti, presenterà sabato 10 febbraio alle 10 all’auditorium Pieraccini dell’ospedale di Arezzo. La malattia, il rapporto con i medici, gli ostacoli, le difficoltà familiari: Lucia Benetti si racconta e lo fa per tutti coloro che si ritrovano nelle sue condizioni quando scoprono di avere un tumore. Si tratta di un libro forte e coraggioso che è servito alla stessa autrice per metabolizzare la malattia.

La Medicina basata sull’evidenza, cioè quella che formula diagnosi a partire dai
sintomi che il paziente manifesta, non tiene conto di tutti quegli aspetti emotivi che caratterizzano la persona ed influiscono, più o meno direttamente, sullo stato della malattia. Le storie offrono l’occasione di contestualizzare dati clinici e soprattutto bisogni, e permettono di leggere la propria storia con gli occhi degli altri, apportando una ricchezza e una pluralità di prospettive oggi assenti. La narrativa
permette al paziente di sentirsi non isolato, ma al centro della struttura e questo offre, a sua volta, agli operatori ospedalieri la possibilità di avere una visione più completa dei problemi.

La narrazione della patologia del
paziente verso il medico viene quindi considerata al pari dei segni e dei sintomi clinici della malattia stessa. Alla presentazione al San Donato, oltre alla Benetti interverranno: Simona Dei, direttore sanitario; Stefania Polvani, responsabile Formazione Medicina narrativa e buona cura; Ennio Duranti, direttore Nefrologia e Dialisi; Lorenzo Baragatti, direttore del Dipartimento Professioni infermieristiche ed ostetriche.