“Il Gabbiano” da Anton Cechov al Teatro Dovizi di Bibbiena

Un cartellone è quella di presentare lavori innovati e i risultati di percorsi di formazione di gruppi, scuole di teatro e giovani artisti

Eleonora Angioletti

Eleonora Angioletti

Arezzo, 30 sette3mbre 2016 - APPUNTAMENTI D'AUTUNNO al Teatro Dovizi di Bibbiena  è una finestra che si apre sulla stagione teatrale. Come tutte le finestre che si aprono portano freschezza e novità. Infatti la caratteristica di questo cartellone è quella di presentare lavori innovati e i risultati di percorsi di formazione di gruppi, scuole di teatro e giovani artisti.

SABATO 1° OTTOBRE e DOMENICA 2 OTTOBRE alle  21, al termine di un laboratorio residenziale svoltosi presso il TEATRO DOVIZI un gruppo di giovani attori (Eleonora Angioletti, Diego Coscia, Ettore Oldi, Anna Penati, Marco Zavarise) guidati dal regista-pedagogo GIULIANO BONANNI (docente della prestigiosa “Civica Accademia di Arte Drammatica Nico Pepe”), presenteranno il proprio lavoro, una personale rivisitazione tratta da IL GABBIANO di Anton Cechov. Anton Cechov in una lettera scrisse: "Io desidero dire alla gente: 'Osservate la vita che vivete, è brutta e noiosa!... E' necessario che le persone lo capiscano; così, una volta compreso, tenteranno di cambiarla in meglio, la vita". Il Gabbiano di A. Cechov è il testo che ha dato il via al percorso di Stanislavskij sul lavoro dell’attore al Teatro d’Arte di Mosca. La scena si svolge in una tenuta di campagna in riva ad un lago, dove si intrecciano le vicende di vari personaggi: un giovane ragazzo, Kostja, che aspira a rivoluzionare il teatro con i suoi testi, sua madre Arkadina, famosissima attrice teatrale di Mosca, la giovane Nina, ragazza cresciuta in campagna che sogna di diventare attrice e amata da Kostja, e Trigorin, scrittore affermato di Mosca in continua ricerca di ispirazione.

L’aspirazione alla vita e quella alla creazione muovono i personaggi e fanno di questo testo una potente e attuale riflessione sull’Arte. Il laboratorio che ha dato vita a questa messinscena (“Progetto Itinerante di Ricerca Teatrale”) è un percorso annuale, rivolto ad attori professionisti, di approfondimento del lavoro dell’attore. Le tre sessioni dell’annualità si sono incentrate sulla riscoperta delle dinamiche alla base della drammaturgia cechoviana, spostando l'attitudine dell'attore dalla rappresentazione del testo alla vivificazione degli elementi caratterizzanti l'opera. Un puro lavoro d'attore, senza sovrastrutture teatrali, un percorso alla ricerca dei principi che permettono di costruire la veridicità dei sentimenti nell'attualizzazione della pièce. Il “Progetto Itinerante di Ricerca Teatrale” si lega ad un preciso scopo: condurre l’Attore dal ruolo di esecutore alla sostanza di Creatore.