“Necklace, i diamanti della regina” a Cavriglia

Prende il via sabato 24 febbraio alle 21 e 30 al Teatro Comunale la terza edizione della rassegna promossa da Amministrazione Comunale e Materiali Sonori

spettacolo

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Arezzo,20 febbraio 2018 - Ormai ci siamo. Tutto pronto per la terza edizione della rassegna “Materiali In Scena”, un viaggio fra le produzioni più interessanti del territorio accompagnate da alcune proposte di rilievo nazionale, fra teatro e musica. Si parte sabato 24 febbraio alle 21 e 30 con “Necklace, i diamanti della regina”, uno spettacolo inedito della Compagnia Artimede Teatro. E’ una prima assoluta, una commedia in tre atti scritta e diretta da Ernesto Monte e interpretata dai giovani protagonisti della compagnia: Anna Ambrosio, Jacopo Parti, Gloria Calogero, Luca Brogi, Emma Prosperi, Giovanni Failli, Irene Risorti. La piece racconta lo scandalo della collana di diamanti ai danni della regina Maria Antonietta di Francia, a opera della contessa Jeanne De La Motte e della sua cerchia. La vicenda si svolge alla fine del XVIII secolo in una Francia in crisi e ormai sulla soglia della Rivoluzione.

Si tratta di una commedia storica - ha dichiarato l’autore e regista Ernesto Monte - dal taglio linquistico contemporaneo, una finestra spazio-temporale che si affaccia anacronisticamente su vicende storiche realmente accadute. La scrittura e la messa in scena di “Necklace” nasce dalla passione e dalla ricerca storico/filologica della vita alla corte francese nel XVIII secolo. Da qui l'attenzione ai particolari nei gesti, modi, movenze e linguaggio, inerenti al periodo storico, senza tralasciare usi e costumi.

 

Sabato 24 febbraio alle 21 e 30

Artemide Teatro in “NECKLACE – I diamanti della regina” di Ernesto Monte – regia di Anna Ambrosio, Ernesto Monte.

 

La vicenda ha inizio con un prono nei boschetti di Venere della reggia di Versailles, dove un cardinale, Louis De Rohan, incontra segretamente colei che crede essere la regina Maria Antonietta, ma che in realtà altri non è che una volgare prostituta ingaggiata dalla contessa Jeanne De La Motte Valois, col solo fine di persuadere l'ingenuo cardinale ad acquistare un famoso collier di diamanti da sempre rifiutato dalla vera regina di Francia. A seguito di tale acquisto, troviamo nel primo atto, tutti i personaggi coinvolti in questa truffa; La contessa De La Motte, Il Conte Nicolas De La Motte, marito della contessa; Marie-Anne, sorella maggiore della contessa; Louis De Rohan, Cardinale Primate di Francia. La scena si svolge nei saloni di casa De La Motte, dove i protagonisti sono vistosamente preoccupati ed intimoriti perché il loro  inganno sta per venire alla luce. L'arrivo del cardinale placa tali timori: egli, essendo convinto di essere in procinto di ricevere la carica tanto ambita di Primo Ministro, comunica ai membri di casa De La Motte che il re e la regina lo hanno frettolosamente convocato a Versailles il giorno successivo.

Tale notizia sembra rasserenare i De La Motte, che ancor più preoccupati del fatto che la loro truffa verrà presto scoperta, cercano goffamente di elaborare un piano di fuga per la loro incolumità.

Il secondo atto si svolge nel Gabinetto privato di Luigi XVI alla reggia di Versailles. Qui  è presente il gioielliere Bohemer, gioielliere accreditato della Casa Reale, che cerca in tutti i modi di spiegare al sovrano la reale situazione dei fatti. Improvvisamente  il Cardinale, convinto di ricevere la carica di Primo Ministro, si troverà faccia a faccia con la dura realtà: essere stato raggirato e derubato dalla Contessa De La Motte. Alla scena assiste una furiosa regina Maria Antonietta, che al termine di un duro confronto, pretende l'arresto del Cardinale Rohan.

Nel terzo ed ultimo atto, ritroviamo tutti i personaggi di questa colossale truffa indaffarati sadicamente ad accusare l'unica responsabile della truffa; La contessa DE La Motte.

la vicenda finale si svolge in un immaginario tribunale inquisitorio dove in un primo momento la contessa sembra essere l'unica vittima designata, ma successivamente, saranno gli stessi accusatori a ritrovarsi vittime e burattini di una contessa che in qualche modo ne uscirà vittoriosa, almeno in parte, dalla macchinosa vicenda che in seguito sarà una delle micce che innescherà l'inizio della sanguinaria Rivoluzione Francese.