"Con Comanducci perdo un fratello" commenta Marinoni dall'Ascom. Il dolore della città

Pioggia di reazioni alla morta del grande albergatore aretino, Ghinelli: "Se ne va un amico e un prezioso collaboratore"

Piero Comanducci

Piero Comanducci

Arezzo, 29 luglio 2015 -Un fiume di emozione accompagna la morte di Piero Comanducci. tanti i messaggi di cordoglio, a partire da quello del sindaco Alessandro Ghinelli: "Con Piero se ne va un amico, un prezioso collaboratore, una fucina costante di idee e proposte. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per l'intera comunità aretina. Ricordo con piacere le belle serate al Continentale dedicate alla storia di Arezzo, l'amore con il quale seguiva gli eventi, la dedizione con cui portava avanti l'albergo di famiglia che rappresenta un punto di riferimento essenziale per il turismo aretino. Piero amava i motori, l'arte, Arezzo e tutto ciò che era bellezza"

Dal Presidente della Provincia Roberto Vasai uno dei primi interventi. “Con Piero Comanducci scompare un uomo che per tanti anni si è impegnato, con passione e direi con amore, alla valorizzazione della città e del territorio”. Così il Presidente della Provincia Roberto Vasai commenta la morte del noto e stimato albergatore aretino, al quale era legato anche da un ottimo rapporto personale: “Ricordo anche il suo importante ruolo come Presidente dell'Ente per il Turismo" e lanciia un messaggio particolare al diglio Marcello "che ha intrapreso la strada di lavorare, con la stessa passione, nell'interesse della città”.

Grande dolore anche dall'Associazione Commercianti, della quale Comanducci è stato presidente: "Comanducci, albergatore da generazioni, è stato alla guida dell’associazione di categoria provinciale dal 1994 al 1998, prima di passare il testimone a Franco Scortecci, e fino all’ultimo è rimasto nella giunta esecutiva dell’organizzazione di via XXV Aprile distinguendosi per la passione e l’impegno che metteva nelle battaglie sindacali a favore del turismo e del terziario in generale.

Per noi è stato il presidente della rinascita. Ci hanno sempre legato profonda stima e affetto. Non lo dimenticheremo”, sottolinea il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, che proprio con Comanducci costituì un sodalizio vincente all’inizio della sua carriera.  “Con Piero perdo un fratello maggiore, un amico vero, un punto di riferimento preziosissimo per la professione e per la vita personale”.

Sono arrivato ad Arezzo, negli uffici di via XXV Aprile, alla fine del 1993, erano gli ultimi mesi della presidenza di Sabatino Madiai, poi nel marzo del ’94 fu eletto Comanducci”, ricorda Marinoni, “da quel momento la nostra Associazione ha cominciato a cambiare pelle e ruolo, avviando una trasformazione radicale che l’ha portata a diventare, da mero strumento di lobby, una efficiente struttura di servizi. Merito anche della capacità di visione di Piero Comanducci, che non ha avuto paura di cambiare rotta”. Così, in pochi anni Confcommercio cominciò la scalata per diventare prima Ascom in Italia per tasso di crescita e rappresentatività. “E in tutto questo Piero Comanducci ha avuto un ruolo determinante, che tutti gli riconosciamo e non dimenticheremo. Il nostro impegno è riversare ora il nostro affetto sulla signora Stefania e i figli Marcello e Raffaella

“Piero univa la poesia del sognatore al piglio di uno sportivo vincente”, aggiunge la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini , “merito anche delle sue passioni - come quella per il rally, i documentari, la storia - che portava in tutto quello che faceva. Ci mancherà molto”.

Anche Confesercenti lo ricorda con parole di affetto: "La prematura scomparsa di Piero Comanducci mi addolora personalmente - dichiara  Mario Checcaglini, Direttore  della Confesercenti  di  Arezzo -  e la Confesercenti aretina  tutta. Piero non si è mai limitato a indicare con forza, quando è stato necessario, le esigenze degli albergatori della città, ma ha cercato ogni volta di vedere tali esigenze in una prospettiva di crescita della cultura turistica della città. Tante volte ci è capitato di chiedergli consiglio su tali aspetti e ogni volta lo abbiamo trovato disponibile, sempre pronto a dare una mano. Questo era Piero per noi, una perdita che sarà difficile colmare".

Interviene anche il gruppo consiliare del Pd. "Piero Comanducci ha scritto pagine importanti della storia di Arezzo. Lo ha fatto professionalmente con il suo albergo e con il suo impegno nel settore dell’accoglienza e del turismo. Lo ha fatto con la sua passione e la sua curiosità intellettuale che per un lungo arco di tempo lo hanno visto dedicarsi alla storia della città e alla divulgazione culturale, al teatro e ai motori, ai vertici dell’Ente turismo e dell’associazione commercianti. Un uomo, quindi, senza limiti quanto a interessi e ad amore per la sua città. Un uomo che ha lasciato un segno nella storia e nella memoria di Arezzo".

Sulla stessa linea l'intervento del gruppo consiliare Ora Ghinelli, dal quale tra l'altro viene Marcello Comanducci, il figlio di Piero."Era un uomo dalle grande doti umane e morali, persona colta e appassionata della città e della sua storia. Piero lascia un grande vuoto nella vita cittadina".

E commozione anche dal gruppo Fratelli d'Italia. "Era un grande albergatore e appassionato a tutto quanto era utile a promuovere la città. Piero è stato un esempio per ogni imprenditore che, come lui, dovrebbe coniugare il legittimo interesse economico con gli interessi collettivi".

​Anche Italia Unica, per voce di Alessandro Alterini, partecipa al dolore della città:“Oggi è un giorno triste, la nostra comunità perde un uomo di spessore, che ha saputo distinguersi per impegno in numerose iniziative a favore della città e del territorio.”