Commerciante aretina accusata di ricettazione: avrebbe venduto un reliquiario risultato poi rubato

L'oggetto era stato trafugato in provincia di Ascoli Piceno e ritrovato in un negozio di Milano

Dopo la rapina indagano i carabinieri

Dopo la rapina indagano i carabinieri

Arezzo, 3 agosto 2015 - Denunciata con l'accusa di ricettazione una commerciante aretina. Dal suo negozio, infatti, sarebbe arrivato a Milano un reliquiario contenente la reliquia, composta da un osso del braccio, del beato Marco da Montegallo. Fatto sta che quel reliquiario è risultato oggetto di furto e così nei guai è finita la commerciante aretina. 

Tra le fine del 2012 e l’inizio del 2013,infatti, la chiesa di S. Bernardino in Fonditore di Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, ha subito il furto, ad opera di ignoti, di diversi beni culturali ecclesiastici. Nel 2014, i militari del nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Monza, durante la consueta attività amministrativa, hanno accertato che in un negozio di antiquariato milanese era in vendita appunto il suddetto reliquiario. Con l’ausilio della banca dati dei beni illecitamente sottratti è stato appurato che il manufatto era stato asportato proprio dalla chiesa di Montegallo. I successivi accertamenti hanno consentito di riscontrare che il bene era giunto a Milano proveniente dalla provincia di Arezzo. L’attività investigativa, coordinata dall’autorità giudiziaria di Arezzo, si è conclusa con la denuncia della commerciante d’arte aretina a carico della quale è stato ipotizzato il reato di ricettazione. Il bene è stato  restituito alla Diocesi di Ascoli Piceno ed oggi, in occasione della festa del beato Marco.