Arezzo, 28 luglio 2015 - Sembrano quasi i soldati della notte: sagome. ombre che si muovono a orologeria, saccheggiano, portano via, salgono nell'auto che non è mai stata loro e se ne vanno.
Sono le immagini sconcertanti riprese dalle telecamere di sorveglianza, una rete meticolosa che Bruno Tommassini aveva messo di guardia alla sua villa ma che non ha impedito il colpo. Forse danno degli indizi con i quali provare a ricowtruire chi siano stati gli autori.
Gli ambienti di vita quotidiana prendono un'immagine dura da digerire, come facessero parte di un altro mondo. Abitato da loro: berretto calato, vestiti più o meno nello stesso modo, pronti ad evitare il cono d'ombra della telecamera guardando altrove o voltandosi al momento giusto.
Fino alla macchina, sulla quale salgono e se ne vanno.