Chiusa Icastica dopo 5 mesi. Macrì: abbiamo portato l'arte fuori dai musei

La cerimonia di chiusura con la lezione di Emmanuele presidente della Fondazione Roma

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AREZZO 30 ottobre 2014 - Ha chiuso i battenti questo pomeriggio, dopo cinque mesi, la mostra itinerante "Icastica" che ha interessato musei, palazzi, basiliche, piazze, vie, giardini, distribuiti di Arezzo tra storia ed eventi. "La missione - ha commentato l'assessore alla cultura del comune di Arezzo Pasquale Giuseppe Macri' - e' stata compiuta: demusealizzare l'arte e scoprire un modo diretto di vivere con essa". La manifestazione, sostenuta da Hera Comm, main sponsor, con Chimet, Italpreziosi, Camera di Commercio della Provincia di Arezzo, e molti partner culturali del territorio, ha registrato migliaia di visitatori e un tutto esaurito per gran parte degli eventi in programma, ma oltre cio' ha tracciato la via per fare cultura tramite l'amalgama di antico e nuovo.  "Un esempio da seguire - ha proseguito l'assessore - per attrarre turismo in una parte della Toscana che, quando conosciuta, viene anche stimata e apprezzata. Il segreto e' stato ed e' privilegiare una cultura che restituisce ambizione e successo attraverso la partecipazione del turista alla vita cittadina, divenendo prima entusiasmo, poi crescita consapevole". L'evento finale si è tenuto al  teatro Vasariano di Arezzo. Ospite d'onore Emmanuele F.M. Emanuele, presidente della Fondazione Roma, che ha tenuto una lectio magistralis sul tema "Il valore strategico della cultura".