Cauzioni sull'acqua, stamani la conferenza dei sindaci. Sul tavolo l'ipotesi di compromesso: due mesi invece di tre e spalmati. Ma Fanfani dice: ancora non basta

Il sindaco vuole la certezza che i soldi pagati con la bolletta di agosto saranno restituiti agli utenti che si mettono in regola IL SERVIZIO COMPLETO SU LA NAZIONE OGGI IN EDICOLA E SU EDICOLA ON LINE

Giuseppe Fanfani

Giuseppe Fanfani

Arezzo, 2 settembre 2014 - E' un giorno decisivo per le cauzioni sull'acqua, uno dei grandi tormentoni dell'estate che hanno scatenato proteste e persino una rivolta di fatto, con Federconsumatori e Cgil che invitavano ad autoridurre la bolletta con i tre mesi di anticipo come garanzia antimorosi. Critiche anche le associazioni di categoria e il sindaco Fanfani, che aveva invitato Nuove Acque a fare marcia indietro. Stamani si riunisce la conferenza dei sindaci che deve mettere un primo punto fermo.

Sul tavolo, sia pure informalmente, un'ipotesi di compromesso sulla base della quale i mesi di cauzione verrebbero ridotti a due. Nella bolletta di agosto ne era già calcolato uno e mezzo, resterebbero quindi 15 giorni da spalmare a due euro per volta nei prossimi mesi. "Non basta ancora - dichiara Fanfani a La Nazione oggi in edicola - serve una sospensione di un anno dopo la bolletta di agosto". Il sindaco vuole almeno la certezza che i soldi anticipati saranno restituiti con gli interessi agli aretini che nel fratempo si saranno messi in regola provvedendo alla domiciliazione bancaria.

Ancora critiche dal sindacato. "E' un compromesso al ribasso - dichiara sempre a La Nazione il segretario della Cgil Alessandro Mugnai - vogliamo chiarezza sui conti dell'azienda".