Cauzione: Nuove Acque convoca un Cda urgente per decidere sulla misura. Cgil e Federconsumatori puntano alla sospensione, l'ente esclude correzioni immediate. Anche dal Comitato acqua pubblica: "non pagate"

Cgil, Federcosumatori e "Comitato acqua pubblica" invitano a non pagare la bolletta con il deposito prima della data di scadenza del 6 agosto: e intanto attivano gli uffici legali per eventuali rimborsi

Una bolletta (Foto d'archivio)

Una bolletta (Foto d'archivio)

Arezzo, 26 luglio 2014 - La cauzione contestatissima di Nuove Acque potrebbe essere entrata in un binario morto. morto. Ieri si è tenuto l’incontro tra la Presidenza e la Direzione di Nuove Acque SPA e  CGIL e Federconsumatori di Arezzo. In sintesi? Questione da riaffrontare entro agosto ed eventuale sospensione degli effetti della delibera affuidati ad una riunione del Cda da convocare in tempi brevissimi.

Intanto il "Comitato acqua pubblica", alza gli scudi e invita tutti gli utenti a nn pagare le bollette che contengono il deposito cauzionale. Ecco la nota: "Come è noto Nuove Acque ha deciso di applicare il deposito cauzionale al  massimo livello previsto  dalla delibera dell’AEEG. In sostanza il 25% di quanto annualmente l’utente paga di servizio idrico; cioè un deposito cauzionale medio di 100 euro per utente.

Il provvedimento di Nuove Acque è palesemente sproporzionato rispetto ai livelli di deposito cauzionale richiesti dagli altri fornitori. Per esempio l’ENEL richiede 5,16 euro per kw impegnato e quindi 15,48 euro per un normale contratto di utenza domestica, mentre la Telecom richiede un ammontare variabile a seconda dei casi (normalmente 8 euro per utenza) ma comunque sempre di gran lunga inferiore al 25% di consumo annuo; infine Estra richiede un deposito cauzionale solo per il consumo di gas e largamente inferiore al 10% della spesa annua.

Le motivazioni addotte da Nuove Acque sono paradossali: secondo loro il deposito cauzionale sarebbe stato applicato nell’interesse degli utenti ed in particolare di quelli che pagano correttamente le bollette. In realtà, poiché Nuove Acque agisce in regime di monopolio assoluto e non pare possibile vivere senza avere il servizio idrico, il deposito cauzionale pagato a Nuove Acque diventa una semplice elargizione a fondo perduto per l’intera vita dell’utente. E la totalità dei depositi cauzionali potrebbe ammontare alla fantastica cifra poco inferiore ai 10 milioni di euro.

Nuove Acque dice che queste ingenti risorse servono per contrastare la morosità e le perdite su crediti che però, dai dati di bilancio, risultano essere pari alla modesta e fisiologica cifra dell’1,5%.

La verità sta invece nelle difficoltà finanziare di Nuove Acque; infatti recentemente l’Autorità Idrica Toscana ha ripetutamente rilevato l’impossibilità di Nuove Acque di mantenere i livelli di investimenti previsti in assenza di ulteriori prestiti bancari (quest’ultimi però preclusi a Nuove Acque proprio per le sue condizioni finanziarie).

E’ evidente che il deposito cauzionale costituirebbe un salvagente finanziario per Nuove Acque a carico dei cittadini, ancora una volta a risolvere i problemi gestionali della società; peraltro tutto ciò assume un rilievo ancor più grave alla luce della continua distribuzione degli utili di esercizio ed in particolare quelli che finiscono nelle tasche dei soci privati , i quali, sotto forma di consulenze, si sono già largamente ripresi i soldi che sborsarono nel ‘99 per la loro quota di capitale sociale.  

Inoltre l’entità e le modalità di applicazione del deposito cauzionale fanno sorgere anche forti dubbi sulla legittimità della procedura adottata. Dubbi che sono al vaglio degli avvocati del Comitato Acqua Pubblica.

Per tutto questo il Comitato  invita tutti i cittadini a manifestare esplicitamente il proprio dissenso. In particolare invita a non pagare, contestandola, la bolletta del servizio idrico integrato contenente il deposito cauzionale inviando a Nuove Acque una lettera di reclamo e attivando la commissione di conciliazione in seno alla Camera di Commercio; la suddetta procedura  sospenderà per un certo periodo tutte le eventuali attività di recupero (e di applicazioni di sanzioni e/o interessi) da parte di Nuove Acque. Gli sportelli che il Comitato Acqua Pubblica attiva settimanalmente ( Centro Berlinguer a Pescaiola il lunedì pomeriggio; Punto Amico ACLI di via Pizzuto il martedì e il giovedì mattina; ingresso CGIL  di via Montecervino il mercoledì mattina) sono a disposizione per assistere i cittadini che intendono aderire a questa campagna avente per scopo il ritiro della deliberazione del deposito cauzionale.

Infine il Comitato Acqua Pubblica invita anche i Sindaci, buona parte dei quali si è detta contraria all’applicazione del deposito cauzionale, ad attivarsi con atti concreti affinché la Società di cui sono soci maggioritari ritiri totalmente la delibera".

Vediamo anche la nota dei sindacati:

"Nel corso dell’incontro CGIL e Federconsumatori, ribadendo l’illegittimità della decisione perché assunta unilateralmente senza preventiva discussione con le associazioni di rappresentanza dei lavoratori, dei cittadini e degli utenti,  hanno ribadito la richiesta a Nuove Acque di sospendere gli effetti della delibera assunta dal C.d.A. dando informazione agli utenti mediante   comunicati stampa e la convocazione di untavolo di confronto che veda la partecipazione di sindacati confederali, associazioni dei consumatori e comitati che si occupano del servizio idrico.

L’azienda si è dichiarata d’accordo sulla necessità di aprire un confronto più ampio su questa materia da effettuarsi entro la fine del mese di agosto, ritenendo però necessario far partecipare al tavolo di confronto, anche l’Autorità Idrica Toscana quale organo di coordinamento di tutte le aziende che si occupano del Servizio Idrico Integrato.

Fin qui la nota delle parti sociali. Nel pomeriggio arriva quela di Nuiove Acque, che conferma una fase di ripensamento ma al momento un filo meno drastica. "La società rende noto che, in data odierna , presso la  sede di Nuove Acque , si è tenuto un incontro tra Federconsumatori,  Cgil e i vertici della società  riguardo la questione del deposito vauzionale, previsto dalle deliberazioni dell’autorità per l’energia elettrica il gas e i servizi idrici integrati.  Nel  corso di tale incontro  entrambe le associazioni  hanno rappresentato  alcune richieste inerenti il tema del passaggio dall’ esistente anticipo sui consumi al deposito cauzionale,  proponendone  la sospensione.

Pur comprendendo le ragioni della richiesta, nell’impossibilità di sospendere l’applicazione  del deposito  cauzionale, in presenza della validità degli atti attualmente vigenti , la società intende a breve promuovere  un incontro alla presenza dei Sindaci e dell’Autorità Idrica Toscana, per il quale sono già stati attivati i relativi contatti, al fine di verificare  se all’interno dello schema regolatorio,  sia  possibile individuare soluzioni,  che dovranno essere uniformi a livello regionale, maggiormente rispondenti alle esigenze di famiglie e imprese, oltre all'allungamento del periodo di rateizzazione già previsto da Nuove Acque".

Quanto alla richiesta di sospensione degli effetti della delibera sul deposito cauzionale il presidente e l’amministratore delegato si sono riservati una decisione in proposito informando però che qualsiasi decisione potrà essere assunta solo dall’organo amministrativo. A tal proposito hanno preannunciato la convocazione urgente di un C.d.A. nel quale affrontare la questione e decidere.

Nel frattempo ed in attesa di conoscere le decisioni di Nuove Acque, considerato anche il fatto che la prima bolletta contenete la voce “Deposito Cauzionale” scadrà il 6 Agosto, invitiamo gli utenti ad aspettare quella data prima di effettuare il pagamento.

Cgil e Federconsumatori stanno valutando con i propri uffici legali e con le altre associazioni le azioni di contrasto mettere in atto nel caso in cui non si arrivi ad una soluzione accettabile della questione.

CGIL e Federconsumatori sollecitano il presidente della  conferenza territoriale dei sindaci a convocare il tavolo di confronto richiesto a suo tempo per discutere la questione, conoscere le decisione dei comuni partecipanti al Capitale Sociale di Nuove Acque e comunicare lerichieste e le iniziative che verranno assunte sulla materia.