Caso Palleggi, il processo attenua il reato: sei mesi per violazione di domicilio

I coniugi e la beby sitter erano accusati di tentato furto per i fatti di luglio. La decisione del giudice Fruganti al termine della direttissima

campriano

I coniugi Palleggi

Arezzo, 18 settembre 2014- E' stato derubricato, da tentato furto a violazione di domicilio. Così i coniugi Palleggi e la baby sitter si sono beccati 6 mesi. La decisione del giudice Fruganti arriva al processo che era la prosecuzione della direttissima iniziata ad agosto con la convalida dell'arresto.

La vicenda è ormai nota. I coniugi palleggi si erano resi protagonisti nel bel mezzo dell'estate di un tentativo di furto, sia pure anomalo, legato allla rappresaglia per un’eredità contesa e non al bisogno di denaro, per i protagonisti, gli accusati, altro non è che una trappola nella quale sono stati attirati inconsapevolmente. La parola fine l'ha detta il processo per direttissima, che si è svolto ieri in tribunale dinanzi al giudice Gianni Fruganti, uno con l’esperienza giusta per districarsi in un caso così complesso. Nel quale si intrecciano appunto la contesa sul castello di Valdicolle trasformato in relais a cinque stelle, rancori familiari che paiono ormai inestinguibili, accuse che volano sulla modalità di tre arresti eccellenti, con inseguimento nella notte, pistole puntate, racconti di maltrattamenti subiti dagli ammanettati e addirittura quel prezzemolo sulfureo che ad Arezzo si chiama Licio Gelli.

La storia, qualcuno l’avrà già capito, è quella della notte del 31 luglio, fra un giovedì e un venerdì, l’ormai famoso giallo di Campriano, i protagonisti sono i coniugi Palleggi, Piergiovanni lui, figlio del Nanni che del relais Valdicolle fu il proprietario, morto da qualche anno, e la moglie americana, Renè Reichert, nipote di un milionario degli States, nonchè sceneggiatrice dei film prodotti dalla «Nanni Film» del marito. Reduci entrambi dalla realizzazione di un docufilm sulla Fortezza interpretato dal celebre, per quanto un po’ datato, attore americano Lorenzo Lamas, che dovrebbe essere anche l’interprete della prossima pellicola annunciata dalla coppia, una biografia appunto di Licio Gelli, autorizzata dal Venerabile in persona, che ha prestato anche la sua collaborazione.

Quella notte fatidica, lei, lui e la baby sitter rumena Cristina Jon vengono sorpresi fuori da una villetta di Campriano, inseguiti da un poliziotto della Volante in borghese che è anche un vicino di casa, fermati, arrestati per tentato furto e portati in questura. Li rilasceranno solo nel tardo pomeriggio, dopo la convalida delle manette da parte del giudice Ponticelli e con obbligo di restare chiusi a Valdicolle di notte.